Le regole del delitto perfetto: Rai si scusa per la censura gay

Dopo le scuse e la promessa ufficiale di rimettere in onda la serie americana senza alcun taglio, ieri sera RaiDue ha rimediato all'incidente diplomatico.

La scelta di RaiDue di censurare le scene di sesso gay nel pilot di Le regole del delitto perfetto ha causato uno scivolone internazionale. Lo sdegno si è diffuso via social network, scatenando le ire di molti spettatori che hanno invaso twitter usando l'hastag #RaiOmofoba.

Le scene in questione, contenute nel pilot e scomparse nella prima messa in onda, rivelano come il personaggio di Connor (Jack Falahee) sia riuscito a ottenere documenti segreti per Annalise (Viola Davis) grazie a una bollente relazione sessuale con Oliver (Conrad Riamora).

Dopo aver appreso la notizia della censura, il creatore della serie Peter Nowalk ha espresso il suo disappunto via Twitter postando la scena in versione originale, mentre Jack Falahee ha commentato scrivendo sul social: "Maledizione, questo è folle".

Anche l'autrice e produttrice Shonda Rhimes, guru del piccolo schermo, ha criticato la scelta di RaiDue scrivendo che "la censura di ogni tipo di amore non ha scuse".

Dopo le numerose proteste del pubblico, RaiDue ha deciso di scusarsi via Twitter giustificando la scelta con un "eccesso di pudore" e promettendo di rimandare in onda l'episodio in questione senza alcun taglio.

Nel frattempo però, la notizia ha fatto il giro delle principali testate internazionali: The Hollywood Reporter nel riportare la notizia ha sottolineato che "l'Italia è l'ultimo Paese in Europa occidentale ad aver approvato le unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonostante la forte opposizione della Chiesa Cattolica, anche se le nuove leggi non garantiscono tutti i diritti matrimoniali e non permettono alle coppie di adottare il figlio biologico del proprio partner"

Michael Ausiello di TV Line invece, nel presentare l'articolo della testata lo ha introdotto con un "Come si dice "arretrato" in italiano?" e ovviamente i commenti di utenti italiani sconfortati e avviliti non si sono fatti attendere.

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