Le Iene, Elodie e il monologo per le donne: "Libere di dire no, non dobbiamo sentirci in colpa"

Elodie è stata la prima conduttrice della nuova stagione de le Iene: il suo monologo sulla violenza alle donne ha emozionato il pubblico.

Elodie, nella prima puntata de Le Iene, ha emozionato il pubblico da casa con un monologo dedicato alle donne. La cantante ha affiancato Nicola Savino alla conduzione dello show e, subito dopo il servizio sul presunto stupro a Dayane Mello al reality La Fazenda, ha preso la parola per riaffermare il diritto della donna a dire no, in qualsiasi momento.

Quest'anno Le Iene, orfane di Alessia Marcuzzi,hanno deciso di affiancare dieci donne al conduttore Nicola Savino. Nella prima puntata della nuova stagione del programma di Neri Parenti ha fatto il suo debutto Elodie.
La cantante ha dato il meglio di sé nei dialoghi improvvisati con Savino e la Gialappa's per poi affrontare il tema della violenza sulle donne. Dopo il servizio andato in onda sul presunto stupro a Dayane Mello al reality A Fazenda, la linea è tornata allo studio dove Elodie in abito rosso, il colore simbolo della lotta alla violenza, ha riaffermato alcuni semplici concetti ma che è sempre bene ribadire, anche perché, ancora oggi, non tutti sembrano averli recepiti.

La prima parte del discorso è diretta direttamente alle donne, le 'sue amiche', come si sente nel video: "Io voglio parlare solo alle mie amiche e dire la mia con onestà perché non devo e non voglio spiegare niente a nessuno. Noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo mai proteggere gli uomini perché gli uomini non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino. Se quell'uomo ha davvero fatto sesso con una donna che non poteva intendere e volere perché era sotto effetto di alcol, deve pagare e Dayane deve essere trattata come una vittima perché lo è. Mi fa incazzare vedere una ragazza che non può dire no, o che si vergogna a farlo come se il proprio corpo non fosse più suo, come se ormai fosse troppo tardi per tornare indietro".

Elodie ha poi sottolineato che una donna, in qualsiasi momento, può dire no e ha parlato della sua esperienza da cubista, quando un solo sguardo riusciva a metterla in difficoltà: "io sono libera di cambiare idea fino all'ultimo, di dire 'Non mi va più, oppure 'Ho sonno, sono stanca, levati di torno'. O di darti un calcio nei coglioni, piuttosto che stare in silenzio. Quando facevo la cubista, il mio corpo era il colore, la scenografia del locale e io mi divertivo tantissimo. Ma bastava un solo sguardo, o un gesto fuori posto per farmi sentire sbagliata. Sono passati tanti anni e non è cambiato molto. Succede che mi dicano 'Elodie, ma tu fai i balletti mezza nuda'. E allora? I corpi sono belli, mi piace essere guardata, ma tra ammirare un corpo e possederlo in mezzo c'è il consenso e il desiderio, che è fondamentale. Vi siete mai chiesti cosa desidera una donna?"

Nella parte finale, Elodie ha parlato delle differenze che esistono tra uomo e donna rispetto al sesso e ha chiesto alle sue amiche di non annullarsi per un uomo: "c'è un'altra cosa che mi fa incazzare. Facciamo un esempio: per farsi accettare da un uomo, una donna ogni tanto non può dire con quante persone è stata a letto. Anch'io a volte ho fatto fatica a dire le mie cose ed è capitato a tutte sentirsi dire 'Non devi raccontare proprio tutto al tuo uomo'. Io mi domando, perché? Cosa devo nascondere? Da cosa lo devo proteggere? Di cosa ha paura? Del mio passato? Delle mie esperienze che sono le sue stesse? Di conoscermi davvero? Molti uomini hanno questa paura e vogliono dominarci, controllarci e difenderci, come se fossimo una loro proprietà. Io non voglio essere difesa - ha continuato la cantante - voglio essere compresa. Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata, perché quello che sono vale e ci ho messo tanti anni ad essere quella che sono oggi e sono orgogliosa di me. Tutte le volte che abbiamo accettato il ruolo che qualcuno ha scelto per noi, siamo finite a fare da madri ai nostri compagni. Magari passiamo la vita a cercare di salvare qualcun altro, a me è successo tantissime volte, forse perché mi sentivo importante, di avere un valore e di avere un senso in questa vita. In realtà, quando decidi di dare tutto ad un'altra persona, è proprio il momento in cui ti annulli, ti annienti e perdi la bellezza di dedicare il tuo tempo a te stessa. Quindi non facciamolo, non dobbiamo sparire mai".