Le fate ignoranti - in onda stasera su La5 alle 21:10 -, terzo lungometraggio di Ferzan Ozpetek, ha compiuto 20 anni in primavera. Un compleanno importante, festeggiato con l'annuncio di una serie tv - che dovrebbe debuttare su Star di Disney+ nel 2022 - e con il racconto di alcuni aneddoti legati a quello che tutti si aspettavano sarebbe stato un disastro, come il regista ha ricordato in occasione dell'ultimo Taormina Film Fest.
Le origini del film
Le fate ignoranti, come tante opere rivoluzionarie, è un film nato senza fare alcun rumore. Dopo Il bagno turco e Harem Suare, Ozpetek aveva in mente una sola idea: divertirsi a raccontare una storia che sentisse il più vicina possibile al proprio modo di essere e pensare.
I produttori di Medusa gli avevano dato completa libertà, certi che, per il titolo e per le tematiche trattate, non sarebbe mai diventato un film di successo di fronte al pubblico italiano.
Meglio investire, allora, su L'ultimo bacio, girato dopo ma portato prima nelle sale. Senza immaginare, però, che, in qualche modo, l'enorme popolarità del film di Gabriele Muccino sarebbe stata, almeno inizialmente, la fortuna de Le fate ignoranti, grazie alla presenza di Stefano Accorsi.
Il resto è scritto nella fortunata storia del terzo film di Ferzan Ozpetek: nel giro di due settimane dal debutto al cinema, le 50 copie scarse distribuite sono diventate 300. E poi sono arrivati i 4 Nastri d'Argento, i 3 Globi d'oro, le nomination ai David, alla Berlinale, e il riconoscimento più importante: il favore del pubblico.
Il titolo
Serra Yilmaz è una delle muse di Ferzan Ozpetek, amica prediletta e presenza determinante ne Le fate ignoranti, a partire dalla scelta del titolo. È stata proprio lei a regalare al regista un libro che raccoglieva le opere di René Magritte.
Il resto è stato merito del caso: una volta in taxi, sfogliando distrattamente, il volume si è aperto sull'immagine de La fata ignorante, il quadro dipinto dal pittore belga nel 1956.
Poi la decisione presa di comune accordo con il produttore e sceneggiatore Gianni Romoli: il nuovo film si sarebbe chiamato Le fate ignoranti.
Il segreto delle fate
Con il tempo, il film è diventato una sorta di "amuleto" per Ozpetek, la cui "fortuna" è racchiusa in un modo di dire che accompagna il regista da 20 anni: "Sono arrivate le fate".
L'espressione è legata a ciò che successe sul set durante la scena in cui Antonia vaga alla ricerca di Ernesto sotto la pioggia: Margherita Buy, incinta, rifiutò di lavorare all'aperto con il temporale, toccò quindi alla sua controfigura girare una scena che, in altre condizioni, non sarebbe mai stata tanto potente.
Le fate che Ferzan Ozpetek "invoca" su tutti i set in caso di avversità sono diventate dunque il modo per cercare soluzioni e per non lasciarsi dominare dalla negatività.