Il dramma storico di Jonathan Glazer La zona d'interesse, liberamente ispirato al romanzo del 2014 di Martin Amis, è il miglior film dell'anno per i Los Angeles Film Critics Awards 2023, conquistando anche i premi per la migliore regia, le migliori musiche per Mica Levi e una menzione condivisa per Sandra Hüller, citata anche per Anatomia di una caduta.
Dal 2000, solo quattro pellicole premiate dal LAFCA come miglior film non sono riuscite a ottenere una nomination all'Oscar: si tratta di A proposito di Schmidt (2002), American Splendor (2003), WALL-E (2008) e Small Axe. (2020). Nello stesso arco di tempo, cinque film premiati hanno vinto l'Oscar per il miglior film: The Hurt Locker (2009), Spotlight (2015), Moonlight (2016), Parasite (2019) e il recente Everything Everywhere.
Dominio femminile assoluto nelle categorie attoriali, dallo scorso anno non più divise tra uomini e donne. Accanto a Sandra Hüller sono state premiate Emma Stone per il ruolo di Bella Baxter, una donna riportata in vita da uno scienziato in Povere creature! di Yorgos Lanthimos.
Nella categoria non protagonista si dividono il premio Da'Vine Joy Randolph per The Holdovers e Rachel McAdams per il suo lavoro in Are You There God? It's Me, Margaret, dove interpreta una madre allontanata dai suoi genitori cristiani.
Menus Plaisirs - Les Troisgros di Frederick Wiseman, sguardo di quattro ore all'interno di un ristorante francese con tre stelle Michelin, ha fatto il bis dopo la vittoria del New York Film Critics come miglior documentario.
La lista completa dei vincitori dei Los Angeles Film Critics Awards 2023
Miglior Film: "La zona d'interesse"(A24)
Runner-up: "Oppenheimer" (Universal Pictures)
Miglior Regista: Jonathan Glazer - "La zona d'interesse" (A24)
Runner-up: Yorgos Lanthimos - "Povere Creature!" (Searchlight Pictures)
Miglior Protagonista: Sandra Hüller, "Anatomia di una caduta" (Neon) e La zona d'interesse (A24); Emma Stone, "Povere Creature!" (Searchlight Pictures)
Runners-up: Andrew Scott, "Estranei" (Searchlight Pictures); Jeffrey Wright, "American Fiction" (MGM)
Miglior Non Protagonista: Rachel McAdams, "Are You There God? It's Me, Margaret" (Lionsgate); Da'Vine Joy Randolph, "The Holdovers" (Focus Features)
Runners-up: Lily Gladstone, "Killers of the Flower Moon" (Apple Original Films/Paramount Pictures); Ryan Gosling, "Barbie" (Warner Bros.)
Miglior Sceneggiatura: "Estranei" (Searchlight Pictures) - Andrew Haigh
Runner-up: "May December" (Netflix) - Samy Burch
Miglior Fotografia: "Povere Creature!" (Searchlight Pictures) - Robbie Ryan
Runner-up: "Barbie" (Warner Bros.) e "Killers of the Flower Moon" (Apple Original Films/Paramount Pictures) - Rodrigo Prieto
Miglior Montaggio: "Anatomia di una Caduta" (Neon) - Laurent Sénéchal
Runner-up: "Estranei" (Searchlight Pictures) - Jonathan Alberts
Miglior Scenografia: "Barbie" (Warner Bros.) - Sarah Greenwood
Runner-up: "Poor Things" (Searchlight Pictures) - Shona Heath, James Price
Best Musica: ""La zona d'interesse" (A24) - Mica Levi
Runner-up: "Barbie" (Warner Bros.) - Mark Ronson, Andrew Wyatt
Best Film Straniero: "Anatomia di una caduta" (Neon)
Runner-up: "Tótem"
Miglior Documentario/Non-Fiction Film: "Menus-Plaisirs - Les Troisgros" (Zipporah Films) - dir. Frederick Wiseman
Runner-up: "The Eternal Memory" (MTV Documentary Films)
Miglioro Film Animato: "Il ragazzo e l'airone" (GKids)
Runner-up: "Robot Dreams" (Neon)
New Generation Award: Celine Song èerr "Past Lives" (A24)
Douglas Edwards Experimental Film Prize: "Youth (Spring)" - Wang Bing
Premio alla Carriera: Agnieszka Holland