La figlia oscura, clip esclusiva del film diretto da Maggie Gyllenhaal

Ecco in esclusiva per Movieplayer la clip de La figlia oscura: il film diretto da Maggie Gyllenhaal arriverà nelle sale il 7 aprile 2022.

La figlia oscura, di cui vi presentiamo in esclusiva una video clip, è un adattamento dell'omonimo romanzo di Elena Ferrante. Il film, presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, segna l'esordio alla regia di Maggie Gyllenhaal. La pellicola, distribuita da BiM Distribuzione, arriverà nelle nostre sale il 7 aprile 2022.

Nella clip che potete vedere sopra, Leda si sta godendo un gelato su una spiaggia tranquilla. Il momento viene interrotto dall'arrivo di un gruppo di bagnanti molto chiassoso. La donna li guarda in silenzio e rassegnata, quando il bagnino le chiede "serve qualcosa?", fa cenno di no con il capo.

Nella sinossi del film si legge che Leda, una professoressa universitaria, sta trascorrendo le sue vacanze estive, ma deve fare i conti con il rapporto esistente tra sua figlia e l'ambigua Nina. La donna si ritrova alle prese con ricordi spaventosi e confusi risalenti al periodo in cui era diventata madre da poco. Leda dovrà riflettere sulle scelte fatte nel passato, quando era una giovane madre, e sulle conseguenze sulla sua famiglia, ritrovandosi così persa nella propria mente.

Candidato a tre premi Oscar, La Figlia Oscura è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2021 e segna l'esordio di Maggie Gyllenhaal alla regia di un lungometraggio. La regista è anche l'autrice della sceneggiatura, un adattamento dell'omonimo romanzo di Elena Ferrante, pubblicato nel 2006. Protagonista del film è Olivia Colman, al suo fianco troviamo, tra gli altri, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard, Jessie Buckley, Paul Mescal, Oliver Jackson-Cohen, Dagmara Dominczyk, Ed Harris, Jack Farthing e Alba Rohrwacher. La pellicola arriverà nelle sale il 7 aprile grazie a BiM Distribuzione.

Elena Ferrante, a proposto dell'adattamento cinematografico, ha detto: "A chi ha saputo riconoscere il gran lavoro di Maggie va tutta la mia gratitudine. Lei ha dovuto scucire la veste letteraria che, quasi venti anni fa, ho cucito addosso con grande apprensione a una vicenda che mi pareva difficile da raccontare. Ero preparata, devo dire, all'idea che, di fronte alla materia nuda del racconto - non la gioia, ma il peso della maternità nella vita di una donna, - Maggie si sarebbe spaventata e avrebbe accantonato il progetto. Invece no. Con grande abilità, ha dato alla mia storia un nuovo vestito apposta per il cinema. L'ha disegnato con la sua esperienza, la sua cultura, il suo sentimento. Questo abito che ha reinventato mi è piaciuto moltissimo. Ormai è pienamente suo, le sta benissimo. E sono felice che sia piaciuto anche a voi. Grazie ancora, grazie, grazie".