Nel 1982, La Cosa di John Carpenter ha deluso le aspettative di pubblico e critica. Addirittura, negli anni a venire, il regista ha anche affermato che quel flop ha danneggiato la sua carriera futura. D'altronde, l'estate del 1982 ha visto la distribuzione di svariati film di successo. Quella che è stata definita come l'estate di Steven Spielberg è stata dominata dal successo clamoroso di E.T. - L'extraterrestre e dalla buona riuscita di Poltergeist di Tobe Hooper (scritto da Steven Spielberg, a cui i più attribuiscono pure la regia).
Fin dall'inizio della sua produzione, La cosa di John Carpenter non ha goduto di una buona reputazione, ritenuta com'era un mero prequel de La cosa da un altro mondo di Christian Nyby ed Howard Hawks. Tuttavia, nessuno si aspettava che il potesse andare così male come in realtà è stato. Costato circa 18 milioni di dollari, La Cosa ne ha incassati 20. Sul versante critico, però, si è consumata un'autentica carneficina.
Ad esempio, la maggior parte dei quotidiani dell'epoca hanno aspramente criticato il finale nichilistico e fortemente cupo del film. Una critica pressoché ricorrente riguardava anche gli effetti speciali de La Cosa, che hanno contribuito ad alimentare il suo tono gore e splatter. Il giudizio più duro, però, è giunto da Cinefantastique, che ha addirittura definito il progetto di John Carpenter come il più odiato di tutti i tempi.
In occasione di un'intervista pubblicata nel 2008 da Time Out, John Carpenter ha commentato la ricezione de La Cosa nel 1982 e ha dichiarato: "Ho sempre odiato ogni mio fallimento. E quello de La Cosa è stato il più duro della mia carriera. Se quel film fosse stato un successo, la mia carriera avrebbe preso una strada molto differente. E, invece, il film è stato odiato da tutti, anche dai fan dello sci-fi. Persino Christian Nyby, il regista del cult originale, mi ha accusato di aver sbagliato".
Come se non bastasse, anche Ennio Morricone ha ricevuto una nomination ai Razzie Awards per la Peggiore Colonna Sonora per La Cosa. Insomma, il film è stato un disastro su tutti i fronti. Per fortuna, poi, gli anni seguenti gli avrebbero reso il giusto onore.