Sabato 15 dicembre alle ore 17.30 presso il Cinema di Castiglioncello sarà proiettato il documentario presentato dagli autori Gloria De Antoni e Oreste De Fornari. Il Sorpasso, capolavoro della commedia all'italiana e film di culto per come ha interpretato gli anni del boom, nel 2012 compie mezzo secolo. Sono infatti passati cinquant'anni da quando la Fair film Spa ha inoltrato al Comune di Rosignano Marittimo, la richiesta di poter effettuare a Castiglioncello le riprese di un film "di carattere brillante" (così è stato definito nella richiesta di autorizzazione). Nasce da questa occasione, il cinquantesimo compleanno del Sorpasso, l'idea di realizzare il documentario L'estate di Bruno Cortona, sceneggiatura e regia di Gloria De Antoni, con la collaborazione di Oreste De Fornari prodotto dal Comune di Rosignano Marittimo - Assessorato alla Cultura e Armunia Festival Costa degli Etruschi in collaborazione con La Cineteca del Friuli e il sostegno di REA (Rosignano Energia Ambiente).
"Il film, che costituisce uno degli affreschi cinematografici più rappresentativi dell'Italia del benessere e del miracolo economico degli anni '60, è considerato un vero road movie, il primo del genere in Italia" spiega Alessandro Franchi, Sindaco di Rosignano Marittimo,Comune che ha prodotto il documentario "e rappresenta uno dei momenti più alti e interessanti della cinematografia italiana del secolo appena trascorso, meritando a pieno titolo di essere festeggiato nella ricorrenza del suo 50° anniversario. Il Sorpasso per il nostro territorio, e più in particolare per Castiglioncello, è la pellicola che coinvolse un intero paese, un'esperienza unica che è rimasta profondamente impressa nella memoria di coloro che l'hanno vissuta, che è entrata nell'immaginario delle generazioni successive e che ha contribuito a rafforzare il già presente e naturale legame di questa località con il cinema, consacrando Castiglioncello tra le mete di villeggiatura più rinomate d'Italia. Sulla base di tali considerazioni ci è sembrato opportuno sostenere oggi il documentario che in parte ne ripercorre la genesi, valorizzando il punto di vista contemporaneo, sia come sguardo critico rivolto alla società e alla cultura italiana degli anni '60 del Novecento, sia come considerazione attenta di quanto ormai ci separa da quel mondo. A cinquanta anni di distanza, il film ci dà ancora emozioni e stimoli di riflessione ed è forse sul filo dello spaesamento, venato di sfumature esistenziali, del giovane e sfortunato studente, interpretato da Jean-Louis Trintignant, che continuano vibrare le corde della nostra più profonda sensibilità."
Quarantasette minuti di immagini e interviste per ricostruire il legame tra storia e memoria con il cinema di quegli anni. Il filo rosso è quello della voce fuori campo di Paolo Ferrari che nel film era la voce di Roberto (Jean-Louis Trintignant), giovane passeggero dell'Aurelia Sport di Bruno Cortona, il protagonista interpretato invece da Vittorio Gassman. Il documentario inizia col finale del Sorpasso sulla fatale scogliera di Calafuria, per fare la conoscenza dell'ex bambino (oggi pescatore), che dal pianale di un' Ape Piaggio salutava i due viaggiatori subito prima dell'incidente. Ben presto la troupe si trasferisce a Roma davanti alla Rai di via Teulada per incontrare Giancarlo Magalli, allora villeggiante e figurante.
Ancora un prezioso Super 8 a colori girato sulla spiaggia di Castiglioncello durante le riprese del film, e i ricordi di altre comparse, oggi simpatici settuagenari, prima di ascoltare Marco Risi, figlio di Dino e regista lui stesso, Alfio Contini, direttore della fotografia, e il costumista Enrico Fiorentini che spiega come ha scovato quel costume a righe anni Venti indossato da Catherine Spaak. Da uno sfasciacarrozze romano, in zona Tiburtina, a bordo del relitto di una spider, Ettore Scola parla del suo lavoro alla sceneggiatura del Sorpasso in coppia con Ruggero Maccari.
Di nuovo sull'Aurelia nei pressi di Livorno: Nada Malanima ex pulcino del Gabbro (un paesino sulle colline sopra Castiglioncello), racconta come viveva, lei, figlia del popolo, il mito di Castiglioncello luogo di villeggiatura dei signori. Altre comparse, altri Super 8, altri brani di cinegiornali d'epoca, un incontro a Roma con Paola Gassman e uno a Capodistria con Mila Stanic, nel film la ragazza alla stazione abbordata goffamente da Trintignant. Introdotto da un cinebox d'epoca compare Edoardo Vianello, sullo sfondo del night romano che Risi ha ribattezzato "Il cormorano" e trasferito idealmente all'ingresso di Castiglioncello. E nel ristorante sul Tevere, prima tappa del viaggio di Bruno e Roberto, l'autrice siede a tavola con Paolo Virzì il più dotato fra gli eredi di Dino Risi. Finalmente una telefonata con Trintignant dal suo eremo nel cuore della Francia. Dulcis in fundo, in un boschetto alla Magritte, Catherine Spaak come un'eroina della Nouvelle Vague confessa all'intervistatrice "che vive nel presente e ci insegna l'arte dell'oblio (del Sorpasso non ricorda nemmeno l'anno)".