Kingsman 2, tre ipotesi per il ritorno di Colin Firth

Sono mesi che il ritorno dell'agente interpretato da Colin Firth in Kingsman: The Golden Circle è stato anticipato dalla stessa produzione, ma come avverrà?

Per ogni agente segreto britannico che si rispetti, La morte può attendere, e Harry Hart non fa certamente eccezione. Sono mesi che il ritorno dell'agente interpretato da Colin Firth in Kingsman: The Golden Circle è stato anticipato dalla stessa produzione, al punto da arrivare a usare come teaser poster proprio l'immagine della nota che cita Mark Twain con le parole "I resoconti della mia morte sono stati enormemente esagerati" con tanto di occhiali da vista di Harry Hart poggiati sopra.

Se infatti la sua morte per mano di Valentin (Samuel L. Jackson che in Kingsman: Secret Service gli sparà in testa a distanza ravvicinata fosse sembrata anche a voi un evento incontrovertibile, beh, ci eravamo sbagliati tutti. E Firth ha già detto che molte delle teorie avanzate dai fan per spiegare la sua sopravvivenza (o resurrezione) sono errate.

Ma l'Hollywood Reporter ne ha comunque elencate tre tra le più recenti e attendibili:

  • Un ritorno in stile Six Feet Under: nella serie HBO i defunti avevano più da fare dei vivi, guidando questi ultimi nelle vicende di ogni giornata. Così Harry potrebbe continuare ad essere un mentore per Eggsy (Taron Egerton) come Obi Wan lo fu per Luke Skywalker... una presenza spirituale più che materiale.

  • Harry irrompe come deus ex machina e salva Eggsy all'ultimo minuto da una morte certa, e in quel momento capiremo che qualche indizio su come sopravvivere ad un proiettile in testa era stato disseminato durante il film. Se poi ricordiamo che Egerton ha condiviso quel messaggio usato come poster del film con la didascalia "da un vecchio amico"... la teoria non è improbabile.

  • Il modo più semplice: nella vita, un proiettile in testa in rarissimi casi non è fatale, e va bene che la pistola di Valentin era vicinissima al bersaglio, ma è anche vero che si è girato appena prima di sparare per evitare di provare ribrezzo, e poi è comunque finzione scenica... ci interessa davvero la verosimiglianza in un film tratto da una graphic novel, soprattutto se sacrificarla significherebbe rivedere Harry Hart all'opera?