Jurassic World: La rinascita, Steven Spielberg commenta il film: "Fare un buon film è come essere chef"

Il regista di Jurassic World Rebirth, Gareth Edwards, rivela la reazione di Steven Spielberg all'ultimo capitolo della saga di Jurassic Park.

Una scena di Jurassic World: Rebirth con Scarlett Johansson

Gareth Edwards, regista di Jurassic World: Rebirth, ha svelato la reazione di Steven Spielberg al film. Il leggendario autore di Jurassic Park ha dato suggerimenti incisivi, tra cui uno memorabile: "Il pubblico deve uscire affamato". Nonostante l'incasso promettente, il nuovo capitolo riceve critiche tiepide e fatica ancora a conquistare lo stesso stupore del primo film del 1993.

Il consiglio di Spielberg a Jurassic World: Rebirth

Ricevere una telefonata da Steven Spielberg non è una cosa che capiti tutti i giorni, soprattutto se l'oggetto della conversazione è un film che si è appena finito di montare. Gareth Edwards, regista di Jurassic World - La rinascita, ha raccontato al microfono di SyFy l'attesa febbrile di quel momento: "Il telefono era lì, sul tavolino della sala di montaggio. Io e il mio editor lo fissavamo, aspettando che si accendesse". Quella chiamata, che rappresenta un sogno e un incubo per qualunque regista, ha portato più di qualche annotazione, ma anche un'illuminazione che Edwards ha fatto sua.

Jurassic World Rebirth Poster
La locandina di Jurassic World: Rebirth

Tra tutti i consigli ricevuti, ce n'è uno che ha lasciato il segno: "Fare un film per il cinema è come preparare un pasto da chef. Ma quando cucini per il cinema, il pubblico deve andarsene affamato. Se escono sazi, hai fallito". Un principio controintuitivo, che scardina la tendenza ad accontentare lo spettatore. Spielberg invita piuttosto a stuzzicare, a lasciare qualcosa in sospeso, creando un'eco narrativa che spinga a voler tornare in sala.

Nonostante l'evidente riverenza nei confronti del regista che nel 1993 ha resuscitato i dinosauri sul grande schermo, il nuovo capito di Jurassic World non riesce a librarsi con la stessa forza. Il film ha debuttato il 2 luglio, con Scarlett Johansson nei panni di Zora Bennett, a capo di una spedizione in territori dominati da rettili preistorici per recuperare DNA utile alla medicina. I numeri non mancano: oltre 137 milioni di dollari previsti nei primi cinque giorni. Ma la critica è meno generosa. Su Rotten Tomatoes, il punteggio dei recensori è fermo a un deludente 51%, con il pubblico che si mostra più indulgente (72%).

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Il problema? Una formula che sa di déjà vu. Nonostante Edwards abbia cercato di integrare il prezioso feedback di Spielberg, il film resta ingabbiato in un format collaudato ma poco sorprendente. Rebirth, nato sull'onda lunga del successo di Jurassic World Dominion (che, nonostante le stroncature, ha incassato oltre un miliardo), sembra aver bruciato alcune tappe. Il risultato è un piatto visivamente sontuoso, ma che, paradossalmente, non riesce a far venire davvero fame di un altro giro. Eppure, con Spielberg tra i produttori esecutivi, l'appetito potrebbe ancora tornare.