Gege Akutami ha finalmente reso ufficiale una delle relazioni più amate dai fan: Yuta Okkotsu e Maki Zenin non solo hanno condiviso la vita insieme, ma hanno costruito una famiglia, lasciando un'eredità che attraversa le generazioni.
Jujutsu Kaisen: consacrata la storia d'amore
Per molto tempo i lettori hanno discusso se dietro le battaglie condivise da Yuta e Maki si nascondesse qualcosa di più profondo di una semplice alleanza. Frammenti, sguardi e dettagli disseminati da Gege Akutami avevano già acceso le speranze dei fan, senza mai trovare una conferma esplicita. Ora l'autore dissolve il dubbio: i due si sono sposati e hanno cresciuto una famiglia.

Un epilogo pubblicato in passato aveva suggerito l'esistenza di nipoti con tratti simili a Maki, ma era rimasto nel limbo delle ipotesi. Ora l'autore ha messo un sigillo definitivo, trasformando ciò che per anni è stato desiderio della community in un tassello ufficiale della trama.
La scelta di collocare questa rivelazione anche all'inizio del sequel rende il colpo ancora più potente: Yuta e Maki non ci sono più, ma il loro lascito vive nei nipoti Yuuki e Tsugiri Okkotsu, eredi spirituali e narrativi della coppia.
Un'eredità che supera la morte e abbraccia la nuova generazione
Ambientata settant'anni dopo la Shinjuku Showdown, la nuova serie di Gege Akutami, Modulo, porta inevitabilmente a un ricambio generazionale. Quasi tutti i personaggi originari sono ormai scomparsi e la scena è occupata da volti inediti, pronti a scrivere un capitolo distante nel tempo ma con radici profonde. In questo contesto, la conferma della storia d'amore di Yuta e Maki non è solo un regalo ai lettori, ma un ponte emotivo: ricorda che l'essenza dei protagonisti precedenti sopravvive nonostante il passare delle epoche.

Il messaggio è chiaro: anche in un mondo intriso di oscurità e dolore, come quello costruito da Akutami, i sentimenti autentici lasciano un segno impossibile da cancellare. La vicenda di Yuta e Maki diventa così cuore pulsante nella memoria collettiva del franchise, un monito che persino tra maledizioni e battaglie la forza più resistente resta sempre l'amore.