Harry Lennix ha recitato in Justice League e, in una recente intervista rilasciata a Variety, ha parlato delle accuse a Joss Whedon che sono state fatte da Ray Fisher.
L'attore, inoltre, aveva già collaborato con il filmmaker in occasione di Dollhouse e ha ammesso di aver avuto un'esperienza totalmente diversa rispetto a quella descritta dal suo collega.
Ricordando quanto accaduto sul set, Harry Lennix ha spiegato che non era presente durante i ciak di Justice League che coinvolgevano Ray Fisher, non potendo quindi essere a conoscenza di eventuali comportamenti scorretti da parte di Joss Whedon: "Non ero presente in quel periodo. Mi dispiace che qualcuno abbia avuto vivere quella esperienza che è stata descritta Ovviamente c'è un lato della storia che abbiamo sentito. Non so se Joss abbia fatto qualche commento. Ho lavorato con lui piuttosto da vicino per qualche anno. Non ho visto quel comportamento e, in ogni caso, il mio cuore è rivolto a chiunque abbia subito quel tipo di trattamento. Veniamo spesso trattati come cittadini di seconda classe. Ma non ho visto quei comportamenti e sarei curioso di sapere la risposta di Joss".
L'attore ha aggiunto: "Spero semplicemente che tutti possano andare avanti con la propria vita, se devo essere onesto".
Lennix ha ribadito: "I registi alle volte sono insensibili nei confronti dei bisogni e dei sentimenti degli attori, e alle volte gli attori pretendono troppo e sono ipersensibili. So che può accadere. Detto questo, spero che a prescindere da ciò che è accaduto le persone possano andare avanti e - con l'esclusione di cose imperdonabili - possano perdonare se stessi e gli altri. Dire 'Posso aver compiuto questo errore in passato, ora ho capito e sarò una persona migliore'".
Harry ha aggiunto che comportamenti o situazioni che cinque anni fa erano considerate tollerabili ora non lo sono più e bisogna adattarsi: "Penso ci siano dei cambiamenti in corso, che sia una situazione legata a un cambio generazionale in un certo senso. So che Ray può essere migliore dopo tutto questo, essere più forte, essendo sopravvissuto a una situazione negativa. E spero lo possa essere anche Joss, che possa sopravvivere, possa essere l'autore e creatore che è, e che tutti possiamo trarre qualcosa di buono e diventare migliori".
L'interprete di Martian Manhunter nei film della DC ha ribadito che Whedon si è comportato in modo professionale quando ha lavorato con lui: "Non ho visto nulla di quel tipo di comportamento di cui parlano. Ma io sono in una situazione diversa. Quel tipo di comportamento non è probabile che accada a me perché sono un tizio Nero della zona sud di Chicago, le persone sono un po' più attente nel modo in cui pensano di potermi trattare o mi parlano. Penso che forse dovremmo dare a Joss un'altra possibilità di rispondere, di capire il suo lato della storia. Non voglio minimizzare la storia delle altre persone coinvolte, le esperienze che hanno avuto, ma credo si debba imparare a riconciliarsi. E dobbiamo imparare ad andare avanti. Non si potrebbe portare il caso in un tribunale, non realmente. Ciò che ho imparato nel corso degli anni è che due persone possono dire assolutamente la verità dal loro punto di vista e non essere d'accordo su quali sono i punti salienti. A prescindere da quali siano questi elementi principali, penso che tutto quello di cui ho sentito parlare - e non è tutto - possa permettere di recuperare un rapporto. E se è qualcosa di recuperabile, facciamolo e andiamo avanti".
Lennix ha inoltre spiegato di essere a conoscenza solo del fatto che sono stati compiuti commenti offensivi e dette frasi che hanno messa a disagio le persone, sottolineando che si è obbligati a sentire le ricostruzioni di tutte le persone coinvolte: "Si tratta di qualcosa che conosco e so che gli attori devono sopportarlo. Si tratta di parte del processo. Le persone ci dicono 'no' per molti motivi, o ci dicono di perdere peso, di ingrassare, di essere più alti o più bassi o più giovani. Quella è semplicemente la natura del business, è un business che tocca la dimensione "personale". Penso che tutto questo possa essere risolto e che ci sia realmente bisogno semplicemente di dialogare".