Parlando di Joker in un'intervista al Telegraph, David Fincher ha criticato i maggiori studios cinematografici per la loro mancanza di coraggio e di voglia di investire anche in progetti "medi". Il regista ha altresì spiegato come un film di successo come quello interpretato da Joaquin Phoenix non sarebbe esistito se nel 2008 non fosse stato prodotto Il Cavaliere Oscuro.
Impegnato con la promozione del suo ultimo film, Mank, David Fincher ha puntato il dito contro i grandi studios di Hollywood che, a detta sua, voltano le spalle al cinema innovativo e prendono solamente spunto da acclamati film del passato. Allo stesso tempo, il regista ha elogiato i servizi di streaming, come Netflix, con cui ha appena firmato un contratto esclusivo di quattro anni, che invece si assumerebbero i rischi di puntare anche su cose più coraggiose e magari dal rendimento medio. "Penso che gli studios siano felici di spendere 250 milioni per un progetto, lasciando tutto il resto ad altri", ha detto Fincher al Telegraph, aggiungendo: "Penso però che i film a budget medio e più impegnativi tendano a definire maggiormente in che direzione andranno i film più grandi".
Il regista di Fight Club ha quindi cercato di spiegare come, secondo lui, determinati film ottengano così tanto successo al botteghino grazie ad opere più coraggiose che sono esistite in precedenza e che hanno spianato loro la strada verso un incasso a nove zeri. Fincher ha allora fatto riferimento a Joker, film sulle origini del criminale di Gotham interpretato da Joaquin Phoenix, che ha portato nelle tasche della Warner Bros. oltre un miliardo di dollari, a fronte di un budget di produzione di appena 65 milioni.
"Nessuno avrebbe mai pensato di poter ottenere un gigantesco successo con Joker se Il Cavaliere Oscuro non fosse stato così imponente come effettivamente è stato nel 2008", ha dichiarato Fincher, continuando: "Non credo che nessuno avrebbe semplicemente pensato 'Sì, prendiamo Travis Bickle e Rupert Pupkin e uniamoli, poi inseriamo tutto in un film sulla malattia mentale e lo facciamo uscire per puntare ad un miliardo di dollari'" ha quindi spiegato il regista, facendo riferimento ai protagonisti di Taxi Driver (Bickle) e Re per una notte (Pupkin), opere di Martin Scorsese a cui Joker è stato spesso paragonato. Entrambi i personaggi in questione sono stati interpretati da Robert De Niro che ha recitato anche nel film di Todd Phillips. "Non riesco a pensare che il film sarebbe stato prodotto lo stesso se fosse stato il 1999" ha aggiunto Fincher sempre riferendosi a Joker.
Le critiche più aspre da parte di David Fincher sono arrivate quando, più in generale, ha descritto la contrapposizione tra grandi studi di Hollywood e piattaforme streaming, dichiarando: "La realtà della nostra situazione attuale è che i cinque studi principali non vogliono fare nulla che non possa fargli guadagnare un miliardo di dollari. Nessuno di loro vuole essere nel business dei contenuti impegnativi a prezzo medio. E questo si distingue esattamente dal tipo di film che faccio. Quindi, quello che sento che gli streamer stanno facendo è fornire una piattaforma per il tipo di cinema che effettivamente riflette la nostra cultura e combatte con grandi idee: dove sono le cose, riguardo cosa le persone sono ansiose e insicure, e via dicendo. Questi sono i tipi di film che cinque anni fa sarebbero morti sul nascere".