La pagina Wikipedia del film Joker è stata trasformata per qualche ora in modo ironico, ispirandosi a Silvio Berlusconi prima di ritornare alla normalità e riportare le informazioni relative al film campione d'incassi.
Online sono apparsi degli screenshot di una versione inaspettata della trama del film (qui la nostra recensione e video recensione di Joker), come dimostra anche il post condiviso da Leonardo Mumford Rinella, in cui si può leggere la storia di Arthuro Flecio che, nel 1981, vive con la madre Assunta e soffre di depressione e un disturbo che gli provoca improvvisi e incontrollabili attacchi di risate, in particolare nei momenti di tensione. Il sogno del giovane è seguire l'esempio del presentatore Enzo Spatalino e diventare un presentatore televisivo, ma può solo lavorare con qualche incarico da pagliaccio. Nel frattempo Silvio Bernasconi si candida a sindaco, vengono effettuati dei tagli alla spesa pubblica che causano non pochi problemi all'assistenza sociale di cui poteva usufruire Arthuro e il protagonista viene aggredito da due yuppie, Ezio Greggio e Jerry Calà, uccidendoli con una pistola che gli aveva prestato un collega. Le vittime erano degli impiegati di Bernasconi e il "clown" diventa un eroe tra le classi sociali meno abbienti, oltre a scoprire che il politico potrebbe essere suo padre, cercando quindi un confronto all'esterno della sua Villa che finisce in rissa.
Per scoprire la verità sulle proprie origini, Arthuro fa tappa all'ospedale psichiatrico San Gennaro e scopre che sua madre soffre davvero di disturbi psichici e lo ha adottato per cercare di farlo sembrare frutto di una relazione illecita.
La versione alternativa della storia prosegue ovviamente seguendo gli eventi raccontati nel lungometraggio a proprio modo, come dimostra il post pubblicato online:
Silvio Berlusconi e il Joker hanno ispirato anche vari fotomontaggi ironici:
La sceneggiatura di Joker è stata scritta da Todd Phillips in collaborazione con Scott Silver, ispirandosi a Taxi Driver e Re per una notte di Martin Scorsese.