Johnny Depp sta affrontando una causa legale intentata dal location manager Greg Brooks che sostiene di essere stato picchiato dalla star durante le riprese del film City of Lies mentre si stava lavorando negli spazi del Barclay Hotel di Los Angeles.
Gli avvocati di Depp hanno ora presentato dei documenti in cui si sostiene, senza ammettere l'attacco, che sarebbe stato lui, con una condotta irrispettosa e sbagliata, a causare una reazione come istinto di autodifesa, visto che l'attore temeva per la propria sicurezza.
Brooks a luglio ha presentato le sue accuse sostenendo che l'aggressione sarebbe avvenuta il 13 aprile 2017, dopo che l'albergo lo aveva informato che dovevano concludere le riprese, già prolungato rispetto all'ora precedentemente decisa.
Nel momento in cui il location manager aveva informato il regista Brad Furman gli era stato risposto di andare a riferirlo a Depp e l'attore avrebbe risposto in modo violento e aggressivo, dichiarando che nessuno poteva dirgli quello che doveva fare. Depp lo avrebbe quindi colpito due volte alle costole e le sue guardie del corpo sarebbero intervenute per allontanarlo. Brooks, inoltre, ha sostenuto che Johnny sembrava ubriaco e durante le riprese aveva assunto delle sostanze stupefacenti. La situazione era poi ulteriormente peggiorata quando il location manager si è rifiutato di firmare una dichiarazione in cui si specificava che non avrebbe fatto causa alla Good Film Productions.
Il regista, nel mese di maggio, ha invece sottolineato: "Johnny Depp è un grande professionista, un grandioso collaboratore e un sostenitore di altri artisti. Tratta sempre la troupe e le persone intorno a lui con il più grande rispetto. I film possono causare stress ed eventi irrilevanti vengono spesso esagareti. Amiamo tutti delle storie, qui non ce ne sono".
City of Lies è in uscita nelle sale italiane il 4 ottobre.