Lo scandalo delle intercettazioni che turba gli Stati Uniti ha avuto ripercussioni anche a Hollywood. Sono tanti gli attori politicamente impegnati che partecipano attivamente alla vita del paese e di fronte alle rivelazioni della sistematica pratica di controllo dei cittadini americani e degli altri stati del mondo (con vittime illustri come il Cancelliere tedesco Angela Merkel) da parte dell'NSA - la National Security Agency - hanno sentito il bisogno di esprimere la loro posizione. John Cusack, Maggie Gyllenhaal e il regista Oliver Stone, da sempre noto per le sue idee controcorrente e per la sua vis polemica nei confronti del governo americano, sono scesi in campo aderendo alla campagna 'Stop Watching Us', in uno spot che vede anche Phil Donahue e Wil Wheaton in prima linea con accademici, attivisti e informatori intenti a chiedere la fine dei controlli telefonici di massa sui cittadini americani.
Lo spot crea un legame ideale tra la sorveglianza moderna e quella attuata dall'ex Presidente Richard Nixon, che usò i tabulati contro i suoi nemici politici e contro la stampa. "Era sbagliato allora e lo è adesso" afferma John Cusack nello spot. "Gli strumenti per la sorveglianza non sono mai stati così potenti e la minaccia alle nostre libertà civili non è mai stata così elevata". "La storia ci dice che dobbiamo controllare coloro che ci controllano" afferma Oliver Stone, mentre Cusack aggiunge "in uno stato in cui è in atto una forma di sorveglianza della popolazione, la democrazia stessa è morta." Lo spot, che trovate di seguito, è prodotto da Electronic Frontier Foundation e Luminant Media.