John Cleese ha duramente criticato la BBC per aver rimosso un episodio della sitcom Fawlty Towers da uno dei suoi servizi di streaming, definendo gli attuali dirigenti dell'emittente britannica "dei vigliacchi senza palle". Una scelta, quella della BBC che aveva fatto infuriare anche Terry Gilliam, nei giorni scorsi.
È poi emerso che l'episodio in questione, censurato per una sequenza contenenti epiteti razzisti, tornerà a breve sulla piattaforma con una spiegazione sui contenuti offensivi, ma ciò non ha impedito alla BBC di essere vittima dell'ira di Cleese, che della sitcom fu co-autore e protagonista. Il medesimo episodio era già stato rimaneggiato, questa volta con il consenso del suo creatore, nel 2013, con un montaggio senza la scena incriminata per una messa in onda durante la fascia protetta. Cleese, pur criticando l'eccesso di correttezza politica degli ultimi giorni, ha anche tessuto le lodi del movimento Black Lives Matter, ritenendolo utile e necessario.
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La questione di Fawlty Towers non è l'unica emersa di recente legata a contenuti considerati offensivi. Ha fatto molto parlare di sé la decisione di HBO Max di rimuovere provvisoriamente dal proprio catalogo il film Via col vento, da sempre oggetto di controversia per come mette in scena il concetto dello schiavismo, per reinserirlo in un secondo tempo con un contenuto esplicativo sul contesto storico della trama e della realizzazione del lungometraggio.
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Restando in ambito britannico, invece, la versione localizzata di Netflix ha rimosso tutti gli episodi di Little Britain, assente anche sui servizi BritBox e BBC iPlayer, a causa di sketch dove i due protagonisti Matt Lucas e David Walliams, entrambi bianchi, interpretano persone di colore. Già nel 2017 i diretti interessati si erano detti pentiti di tale scelta, affermando che oggi non lo rifarebbero, e Lucas ha anche fatto autocritica per le numerose gag sui travestiti. Più discussa la decisione, sempre di Netflix, di rimuovere la serie The League of Gentlemen, a causa dell'errata percezione del personaggio di Papa Lazarou come esempio di blackface (in realtà, come spiegato dagli autori, è un pagliaccio truccato).