Non tutti lo sanno, ma Joaquin Phoenix era stato seriamente preso in considerazione per interpretare Batman in un progetto cinematografico che avrebbe anticipato l'era moderna dell'Universo DC. Prima che Christopher Nolan rivoluzionasse il Cavaliere Oscuro con la sua trilogia, Darren Aronofsky stava infatti progettando un film sul supereroe più iconico di Gotham City, e Phoenix era la scelta principale per vestire i panni di Bruce Wayne.
Il regista, noto per opere di grande impatto come Requiem for a Dream, Il Cigno Nero, Madre! e The Whale, avrebbe portato un approccio oscuro e realistico al personaggio, molto lontano dai cliché dei film sui supereroi dell'epoca.
Durante la promozione del suo nuovo film, Caught Stealing, Aronofsky ha parlato con Josh Horowitz per il podcast Happy, Sad, Confused, rivelando alcuni dettagli sul progetto. Sebbene il regista ammetta di non aver mai portato il film fino in fondo, ha confermato che la sua scelta era Joaquin Phoenix.
"Notoriamente, sono stato io a proporre Joaquin. A loro piaceva Freddie Prinze Jr., quindi esteticamente il mondo era molto diverso", ha spiegato Aronofsky. La differenza di visione creativa con la Warner Bros. portò infine all'abbandono del progetto, impedendo al pubblico di vedere una versione alternativa e più cupa di Batman.
Come Darren Aronofsky avrebbe reinventato Batman
Quando la Warner Bros. contattò Aronofsky, il regista aveva già raccolto consensi con progetti innovativi come Pi, Requiem for a Dream e The Fountain. Il suo approccio al cinema si basava sulla sperimentazione e sull'esplorazione dei limiti emotivi e visivi, e la sua versione di Batman non sarebbe stata diversa. In collaborazione con Frank Miller, celebre autore della DC Comics, Aronofsky sviluppò una sceneggiatura ispirata alla storia Batman: Anno Uno, scrivendo a quattro mani un adattamento che avrebbe rivoluzionato la percezione del supereroe sul grande schermo.

Secondo Aronofsky, il film sarebbe stato "schietto e diretto, un film fatto con il nastro adesivo". La sua visione di Batman prevedeva contenuti adulti e un divieto ai minori, una rarità per un film di supereroi all'inizio degli anni 2000. La trama si sarebbe discostata notevolmente dal fumetto originale: Bruce Wayne avrebbe perso la sua fortuna, diventando un senzatetto; Alfred non avrebbe avuto il ruolo di mentore; Gillian B. Loeb sarebbe stata l'antagonista principale, e Selina Kyle/Catwoman avrebbe avuto un ritratto completamente diverso. Queste scelte narrative riflettevano la volontà di Aronofsky di raccontare una storia più cruda e realistica.
Anche se la Warner Bros. preferì un approccio più convenzionale molti elementi della visione di Aronofsky confluirono poi in Batman Begins di Nolan, soprattutto nel tono cupo e realistico del film. L'idea di un Batman più vulnerabile e psicologicamente complesso ha lasciato un'impronta che ha influenzato l'evoluzione del personaggio sul grande schermo. Il film di Aronofsky rimane oggi un progetto leggendario tra i fan della DC, un "what if" affascinante che incuriosisce ancora molti.