Jason Isaacs: "Non sono quasi mai la prima scelta per molti dei miei ruoli più grandi"

Secondo quanto dichiarato da Jason Isaacs in un'intervista recente, ammette di non essere "la prima scelta" per molti dei suoi grandi ruoli, confermando anche chi avrebbero scelto prima di lui in questo film con Mel Gibson.

Una scena con Jason Isaacs

Jason Isaacs ha rivelato che spesso non viene scelto per primo per i ruoli che poi segnano la sua carriera, così come successo per il suo celebre ruolo in The Patriot. In questo caso, rivela l'attore, era stato inizialmente proposto Jude Law anziché lui.

Jude Law: il "non scelto" più desiderato di Hollywood

Alla fine degli anni '90, Jude Law era ovunque. Appariva con la stessa costanza di un volto sui francobolli, passando con naturalezza dal thriller psicologico all'intimismo drammatico. Il 2004 fu l'anno della sua iper-esposizione: ben sei film in dodici mesi, molti dei quali lanciati come cavalli da corsa verso gli Oscar. Ma già nel 2000, l'industria americana sembrava corteggiarlo come nuovo golden boy europeo. Eppure, c'è una parte mancata che avrebbe potuto deviare la sua traiettoria: quella del crudele colonnello William Tavington in Il patriota, il blockbuster bellico diretto da Roland Emmerich con Mel Gibson assoluto protagonista.

Jason Isaac interpreta Michael Caffee nel primo episodio della terza stagione di Brotherhood: Uneasy Lies the Head
Sul set con Jason Isaacs

A raccontarlo oggi è proprio Jason Isaacs, che quel ruolo alla fine lo interpretò con sadica teatralità. "The Patriot non era una parte pensata per me," ha ammesso l'attore. "Non sono quasi mai la prima scelta per i ruoli che mi rendono riconoscibile." Isaacs rivela che il ruolo di Tavington era stato inizialmente offerto a Jude Law, che tergiversava senza dare una risposta. Tanto che, secondo il suo agente, l'audizione di Isaacs era vista come una semplice strategia per smuovere Law a decidere. Solo quando Jude si tirò indietro - con il via libera di Mel Gibson stesso - la produzione passò ufficialmente a Isaacs. "Ed è così che ho ottenuto il ruolo," ha spiegato, con quel tono a metà tra umiltà e consapevolezza di chi ha imparato a brillare nel riflesso degli altri.

Nel 2000, The Patriot fu un veicolo di potere e propaganda cinematografica cucito su misura per un Mel Gibson all'apice della sua carriera, fresco di Braveheart e idolatrato tanto quanto oggi è discusso. La pellicola racconta di un contadino della Carolina del Sud che si trasforma in eroe rivoluzionario dopo l'omicidio del figlio. Un kolossal patriottico dove ogni volto, ogni inquadratura, era calcolata per restituire grandezza. E nel ruolo dell'antagonista, l'elegante e spietato ufficiale britannico, Jude Law avrebbe incarnato perfettamente la compostezza cinica dell'élite. Era il candidato ideale per diventare il nemico europeo da contrapporre all'eroe americano: affascinante, ambiguo, con una sottile vena di decadenza.

Armageddon, Jason Isaacs era convinto che Michael Bay lo volesse licenziare: "Me la sono fatta addosso" Armageddon, Jason Isaacs era convinto che Michael Bay lo volesse licenziare: 'Me la sono fatta addosso'

Ma forse proprio per questo Law rifiutò. La sua carriera lo portò poco dopo a recitare in Cold Mountain, un altro dramma bellico, questa volta nei panni del protagonista assoluto, e a ricevere una seconda nomination all'Oscar. Se avesse accettato The Patriot, rischiava di essere ingabbiato in ruoli stereotipati da aristocratico antagonista. Eppure, c'è qualcosa di profondamente umano nella riflessione di Isaacs: non essere spesso la "prima scelta", eppure finire per diventare quella giusta. Un promemoria sincero sul funzionamento di Hollywood, dove i ruoli si vincono (e si perdono) nei silenzi tra una risposta che tarda ad arrivare e una firma che cambia il destino.