Un grande ritorno, in tutti i sensi. Stasera, lunedì 30 giugno alle 21:15 su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW, arriva in prima TV Itaca. Il ritorno, il film diretto da Uberto Pasolini che riporta sullo schermo, dopo quasi trent'anni da Il paziente inglese, la straordinaria coppia formata da Juliette Binoche e Ralph Fiennes. Il film sarà disponibile anche on demand, in qualità 4K per i clienti Sky abilitati.
Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024, Itaca. Il ritorno è una rilettura potente e profondamente attuale del capolavoro di Omero. Una versione intima e umana dell'Odissea, che abbandona la componente mitologica per concentrarsi sul dramma personale e familiare del protagonista.
Una storia di guerra, amore e redenzione
Al centro della narrazione troviamo Odisseo, interpretato da un intenso Ralph Fiennes, un uomo esausto che, dopo anni di guerre e sofferenze, fa ritorno a Itaca con la speranza di lasciarsi la violenza alle spalle. Ad attenderlo c'è Penelope, con il volto di una magnetica Juliette Binoche, donna tenace che ha mantenuto viva la speranza del suo ritorno.

Ma la pace si rivela solo un'illusione: il pericolo è ancora presente e Odisseo dovrà nuovamente lottare per proteggere la sua famiglia e fare i conti con le ferite della guerra. Accanto a loro, il giovane Charlie Plummer interpreta Telemaco, figlio di Odisseo e Penelope, diviso tra il desiderio di scoprire chi sia davvero suo padre e il peso schiacciante del mito che lo circonda. Nel cast anche Claudio Santamaria, nei panni di Eumeo, fedele servitore, e l'attrice spagnola Ángela Molina.
Un'Odissea senza dei né mostri
Itaca. Il ritorno è un'Odissea dello spirito. Niente creature mitologiche, niente magie: solo esseri umani, segnati dal tempo, dal dolore e dalla distanza. È la storia di un uomo che torna, di una donna che ha saputo resistere e di un figlio che deve diventare adulto, imparando a conoscere il padre attraverso le cicatrici che porta.
Con una narrazione asciutta ma vibrante, il film si muove tra tensione, emozione e introspezione, restituendo al pubblico un racconto che, pur ambientato nell'antichità, parla con forza alle inquietudini del presente. Una storia che diventa metafora universale delle difficoltà del ritorno, della ricostruzione e della ricerca di un nuovo equilibrio dopo il trauma.