Irish Film Festa 2024 al via oggi a Roma: il programma e l'omaggio a Cillian Murphy

Al via oggi l'edizione 2024 del Festival italiano dedicato al cinema irlandese. Fino al 7 aprile quattro giorni di proiezioni, 26 film in anteprima nazionale tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, incontri con registi, attori e produttori dall'Irlanda.

Irish Film Festa 2024 al via oggi a Roma: il programma e l'omaggio a Cillian Murphy

Ai nastri di partenza l'Irish Film Festa 2024, Festival italiano dedicato al cinema e alla cultura irlandesi: alla Casa del Cinema di Roma, da oggi, 4 aprile, al 7 aprile, quattro giorni di proiezioni e incontri con un programma che comprende 26 nuovi film tra lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi, tutti in anteprima nazionale, più due classici, di cui uno inedito in Italia, e numerosi ospiti tra registi, attori e produttori, in arrivo dall'Irlanda.

PROGRAMMA E CONCORSO

Il concorso, per cortometraggi, vede 15 titoli in gara e una proiezione fuori concorso, tutti titoli in anteprima nazionale, a fronte di oltre 200 candidature ricevute. Molto ampia la sezione Documentari, a testimoniare il fatto che il "cinema del reale" in Irlanda è in continua crescita, e davvero interessanti i lungometraggi di finzione, scelti tra le migliori novità presentate nei festival irlandesi.

Oppenheimer
Oppenheimer: Cillian Murphy in una foto del film

Pat Collins, regista di documentari e film di finzione, presenterà in anteprima italiana il suo That They May Face The Rising Sun, adattamento dell'omonimo romanzo dell'acclamato scrittore irlandese John McGahern (1934-2006), di cui in Italia sono state tradotte alcune delle principali opere (Moran tra le donne, Einaudi 1990; Il pornografo, Einaudi 1994; The Dark, Minimum Fax 2016, Cose impossibili di tutti i tipi, Racconti 2020). Attore protagonista il pluripremiato Barry Ward, già ospite di Irish Film Festa, divenuto celebre in Italia nel ruolo di Jimmy Gralton in Jimmy's Hall di Ken Loach. In collaborazione con Irish Film Festa, il film sarà proiettato successivamente al 72. Trento Film Festival (26 aprile - 5 maggio) nell'ambito della sezione dedicata al Paese ospite "Destinazione...Irlanda".

CINEMA E LETTERATURA

Proprio a John McGahern sarà dedicata la sezione "Cinema e letteratura", con cui Irish Film Festa torna a dedicarsi all'inesauribile panorama letterario irlandese: il documentario John McGahern: A Private World, realizzato proprio da Pat Collins nel 2005, regala una visione intima del processo creativo e della vita di colui che è considerato il principale scrittore irlandese dell'epoca moderna. La proiezione sarà introdotta dal Professore John McCourt, Rettore dell'Università di Macerata e docente di Letteratura inglese e irlandese, personaggio di spicco della comunità internazionale degli studiosi di James Joyce.

OMAGGIO A CCILLIAN MURPHY

Per Cillian Murphy, appena premiato agli Oscar come Miglior Attore (primo irlandese nella storia) e originario, come Pat Collins, della contea di Cork, un omaggio speciale: Breakfast on Pluto di Neil Jordan, del 2006, che lo vede protagonista e mostra le eccezionali doti di Murphy, ai tempi giovanissimo. La proiezione sarà all'interno della sezione "Irish Classic", che comprenderà anche Anne Devlin di Pat Murphy, del 1984, con cui la regista dublinese ha fatto riscoprire Anne Devlin, figura storica che collaborò con Robert Emmett alla preparazione dell'insurrezione irlandese contro i britannici nel 1803. Anne è interpretata da Bríd Brennan, tuttora tra le maggiori attrici irlandesi di cinema e teatro.

I MIGLIORI FILM DI FINZIONE

La selezione propone le più interessanti novità presentate nei miglori festival irlandesi, quest'anno sono diverse le opere d'esordio che hanno colpito pubblico e critica. Di seguito i principali titoli. Lies We Tell di Lisa Mulcahy, ispirato al romanzo gotico ottocentesco Uncle Silas di Joseph Sheridan Le Fanu, è un period drama a tinte forti, che rispetta gli elementi tipici del genere ma non rinuncia a un approccio contemporaneo. Lie Of The Land, film d'esordio del nordirlandese John Carlin, è un thriller claustrofobico. Un'anziana coppia di agricoltori (magistralmente interpretati da Nigel O'Neill e Ali White) decide di fuggire dal disastro finanziario. L'occasione arriva con un misterioso sconosciuto che promette, dietro compenso, di allontanarli dai loro problemi. Ma il giorno della partenza la coppia cambia idea. Premio Migliore opera prima al Galway Film Fleadh 2023. Verdigris di Patricia Kelly, esordiente che ha riscosso grandissimo successo nei festival in patria, porta in scena una classica strana coppia composta dalla neopensionata Marian, insoddisfatta del proprio matrimonio, e dall'adolescente Jewel, che per vivere si prostituisce.

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DOCUMENTARI

I film scelti quest'anno guardano al passato e al presente dell'isola ma anche ad altre zone del mondo, segnate da una storia non meno dolorosa di quella irlandese. Face Down di Gerry Gregg ci riporta nel 1973 in Irlanda del Nord, quando il cittadino tedesco Thomas Niedermayer, direttore dello stabilimento Grundig di Belfast e console onorario, venne rapito e solo dopo sette anni un informatore dell'IRA consentì a moglie e figlie di recuperarne il corpo.
One Night in Millstreet di Andrew Gallimore è ambientato durante il weekend di San Patrizio del '95: nella contea di Cork ebbe luogo un incontro di pugilato fra il campione inglese Chris Eubank e l'irlandese Steve Collins, sfida di risonanza mondiale. La portata dell'evento e il suo significato simbolico non furono solo sportive: Gallimore, che da giornalista assistette all'incontro, ripercorre soprattutto il percorso umano dei due diversissimi contendenti. Notes From Sheepland di Cara Holmes segue l'artista visiva Orla Barry, che fa ritorno alla fattoria di famiglia nel Wexford: qui l'allevamento delle pecore, che inizialmente doveva essere solo per guadagnarsi da vivere, diventa una vera e propria passione ossessiva. Esiste legame tra arte e pastorizia? Premio Miglior Documentario Dublin International Film Festival e Docs Ireland 2023 e candidato IFTA 2024. I Dream In Photos di Gary Lennon racconta il fotoreporter nordirlandese Cathal McNaughton, Premio Pulitzer 2018 per il lavoro dedicato ai rifugiati Rohingya, che ha lasciato "il miglior mestiere del mondo" al culmine della carriera e a soli 40 anni.

In The Shadow Of Beirut di Stephen Gerard Kelly e Garry Keane: quest'ultimo aveva presentato a IFF 2021 il film Gaza, documentario sulla vita quotidiana nella "prigione a cielo aperto più grande del mondo". In seguito lui e Kelly sono entrati in contatto con alcune famiglie dei quartieri di Sabra e Shatila a Beirut, in gran parte discendenti di rifugiati palestinesi. Il risultato è questo nuovo film di grande impatto artistico e politico, candidato al premio IFTA 2024 come Miglior Documentario.

GLI OSPITI

Come ogni anno, saranno diversi i registi, attori e produttori irlandesi ospiti del Festival. Oltre all'ospite d'onore Pat Collins, dialogheranno col pubblico, tra gli altri, John Carlin e Nigel O'Neill, regista e attore protagonista di Lie Of The Land; Gary Lennon, regista di I Dream In Photos; Patricia Kelly e Paul FitzSimons, regista e produttore di Verdigris.

Programma completo su www.irishfilmfesta.org.