Quentin Tarantino scelse Indio Black sai che ti dico: sei un gran figlio di... come uno dei film da presentare al suo Festival che si teneva ad Austin, in Texas. Questo evento, tenutosi tra il 1997 e il 2007 nella capitale texana, si basava sulla proiezione di copie d'epoca provenienti dalla collezione personale di Tarantino, a volte con un legame con quello a cui egli stava lavorando in quel periodo. E tra i film presentati all'edizione inaugurale del Quentin Tarantino Film Festival, o anche solo semplicemente QT-Fest, ci fu proprio il film di Gianfranco Parolini del 1971, secondo capitolo della trilogia di Sabata (con Yul Brynner al posto di Lee Van Cleef, che appare nel primo e terzo film).
Nella maggior parte dei casi si trattava di pellicole cult, come appunto Indio Black sai che ti dico: sei un gran figlio di..., e quasi tutte realizzate negli anni Sessanta e Settanta, periodo di riferimento per la nascita della cinefilia di Quentin Tarantino che ha cominciato a frequentare le sale già da bambino, con la madre che lo accompagnava a vedere qualunque cosa (il cineasta ha visto Un tranquillo week-end di paura all'età di nove anni). Eccezionalmente hanno fatto capolino anche titoli più recenti, comunque in qualche modo legati al cinema di Tarantino, come Star Trek II: L'ira di Khan e La cosa, entrambi omaggiati in almeno un'occasione dal regista. In particolare, il primo è stato citato all'inizio di Kill Bill: Volume 1, ed è stato proiettato nel 2001, quando Tarantino stava lavorando alla storia di vendetta con protagonista Uma Thurman.
Tarantino è recentemente tornato nelle sale con C'era una volta a... Hollywood, e ha teoricamente in cantiere ancora un lungometraggio, che dovrebbe essere il decimo e ultimo prima del ritiro dal cinema che lo stesso regista si è autoimposto anni fa. Nell'attesa, ha firmato un contratto per due libri, di cui uno sarà l'adattamento in prosa del suo film più recente, con passaggi aggiuntivi sulle vite di Rick Dalton e Cliff Booth.