A sedici anni di distanza dal suo ultimo progetto cinematografico, Todd Field è tornato alla ribalta con TÁR, film incentrato sulla rinomata direttrice d'orchestra Lydia Tár, interpretata da Cate Blanchett. Il film è stato elogiato ampiamente da critica e pubblico, venendo eletto come il migliore del 2022 dalla National Society of Film Critics.
Approfittando del buzz mediatico attorno al suo film, Todd Field ha voluto parlare degli inizi nel mondo del cinema e di come si sia innamorato della settima arta grazie a Steven Spielberg e al suo I predatori dell'arca perduta.
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"Per me tutto è iniziato quando mi trovavo al liceo. Lavoravo in un piccolo cinema di seconda visione, quindi proiettavamo certi film anche per sei mesi. Ho visto per ben 350 volte I predatori dell'arca perduta. Davvero, non sto scherzando. Da allora mi innamorai del mondo del cinema. Ho recitato per circa cinque anni, poi ho smesso per andare all'American Film Institute e non volevo più recitare. Ma questo film in cui avevo recitato, di Victor Nuñez [Ruby in Paradise], era uscito mentre ero a scuola e aveva vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance. E per i 10 anni successivi il mio telefono squillava di offerte di recitazione, ed è così che ho ripagato i miei prestiti studenteschi. Questo e mia moglie [la costumista Serena Rathbun] che teneva le luci accese" ha dichiarato il regista ai microfoni di The Hollywood Reporter.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e uscito in America a ottobre, TÁR arriverà nelle sale italiane a febbraio. Un 2023, dunque, all'insegna del grande cinema.