In arrivo nelle sale Rumore Bianco

Il documentario poetico del regista indipendente Alberto Fasulo dedicato al Fiume Tagliamento comincia la sua scommessa cinematografica.

Venerdì 28 novembre il film Rumore bianco esce nelle sale italiane. Il documentario del giovane autore indipendente Alberto Fasulo dedicato al fiume Tagliamento comincia il suo viaggio partendo da quattro città del nord - Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone - per poi approdare nel resto del paese. Dopo essere stato accolto da molti applausi al Festival dei Popoli di Firenze e aver emozionato la platea friulana nell'anteprima al Visionario di Udine, Rumore Bianco inizia la sua scommessa e si propone coraggiosamente al pubblico nei cinema di tutta Italia.

Il film è una coproduzione italo svizzera che coinvolge FaberFilm, Wildside Media e RTSI Televisione Svizzera, che presto trasmetterà il documentario, in collaborazione con La Cineteca del Friuli. Un contributo fondamentale è stato inoltre dato dal Protocollo d'intesa Rumore Bianco, formato dai quaranta comuni rivieraschi che vivono sul fiume. A distribuirlo sarà invece la società Tucker Film, formata dall'unione di due associazioni culturali poste sulle due sponde del fiume Cinemazero e del Centro Espressioni Cinematografiche e nata proprio per la necessità e la convinzione di portare al cinema Rumore Bianco e iniziare così una nuova attività distributiva e produttiva.
La peculiarità di quest'opera consiste nell'andare alla scoperta delle bellezze naturali di un fiume considerato unico nel suo genere in Europa - di valore inestimabile dal punto di vista ecologico-ambientale - raccontando le storie che a quel corso d'acqua sono strettamente connaturate lungo tutti i 170 chilometri del suo percorso. Rumore Bianco ha la forza di raccontare un luogo segreto, uno spazio a Nordest quasi in disparte, timido e contemporaneamente vigoroso, sconosciuto ai più nonostante il suo incanto.

Grande soddisfazione per quest'uscita nazionale del regista Alberto Fasulo, che - durante l'anteprima del 26 novembre - ha voluto ricordare lo sforzo congiunto di persone ed enti territoriali, senza il quale nulla sarebbe stato possibile. "Tramite un'arte come il cinema abbiamo potuto realizzare questa unione che è andata oltre le questione culturale, economica e politica" dice il produttore Paolo Benzi. L'altro produttore italiano, Alessandro Rossetto, aggiunge: "Il film è una coproduzione internazionale con la Svizzera. Ci manca un po' Roma. Dal Ministero il film non è stato finanziato. Un lavoro come questo è nato dalla periferia, cosa che dal centro è difficile far crescere". "Fa molto male vedere lo spreco di talenti, di passione, di volontà, di professionalità che c'è in Italia come si vede in questo film" sostiene un po' polemicamente ma in toni pacati la produttrice svizzera Luisella Realini della RTSI - Televisione Svizzera, che manderà in onda sulle sue reti il documentario dopo l'uscita in sala.

Girato in 16mm (poi trasferito in 35mm) nel corso di 14 mesi, il film si sviluppa in più blocchi narrativi pur rimanendo un viaggio fluido come fluida è l'acqua su cui galleggiano i personaggi. Sul Tagliamento incontriamo la vecchia contadina e le amiche, i bonificatori di bombe, i giovani scienziati svizzeri, la pattuglia di militari, la squadra di operai e i tecnici della diga, il comitato della festa del fuoco e gli adolescenti: lo spettacolo della natura accanto all'inesauribile universo umano degli abitanti del fiume, stretti alla corrente. Questo fluire dell'acqua e delle immagini è stato magnificamente colto e interpretato da Guido Scarabottolo, tra i più grandi illustratori italiani che firma il manifesto ufficiale del film.

I suoni dell'acqua che scorre - il sonoro di Rumore Bianco, tra i punti di forza del film, è in presa diretta, senza voce fuori campo -, il suo rumore sordo, bianco ("rumore bianco" è anche il termine con cui scientificamente si indica il rumore dell'acqua), è catturato in 90 minuti da uno sguardo puro, quello del regista originario di quei luoghi, di una Regione che è stata snodo e crocevia nella Storia d'Europa. Sguardo che ci restituisce il sapore e l'entusiasmo delle scoperte giovanili di Pier Paolo Pasolini e il tocco lieve del cinema fatto di natura di Franco Piavoli.