Il Trono di Spade, Nikolaj Coster-Waldau sulle critiche: "Ci siamo fatti un culo cosi"

L'attore de Il Trono di Spade Nikolaj Coster-Waldau ha preso le difese della serie, bersagliata dalle critiche del pubblico.

Nikolaj Coster-Waldau è corso in aiuto de Il Trono di Spade dopo le pesanti critiche di cui la serie dei record è stata vittima. Naturalmente le lamentele hanno riguardato soprattutto l'ottava stagione, ma nel tritacarne alla fine sono passate anche le stagioni 6 e 7, gli attori, ovviamente gli showrunner e, per non farsi mancare proprio nulla, anche George R.R. Martin.

In particolare, i fan hanno criticato le scelte di fotografia, la direzione degli eventi, organizzando petizioni di protesta e definendo gli showrunner David Benioff e D.B. Weiss definendoli i peggiori scrittori al mondo. Nel corso di un panel, l'attore ha voluto rispondere alle critiche e agli insulti dei fan: "Per ogni stagione ci sono state sempre tantissime attenzioni e tantissime discussioni, ma per quella finale si sono raggiunti livelli straordinari. Noi attori abbiamo questo gruppo su Whatsapp e ho visto alcuni di noi rimanerci veramente male, perché alcune di queste cose che giravano ernao feroci.[...]Hanno fatto a pezzi il mondo di George, hanno rovinato tutto! Per voi magari è solo divertente, ma molte persone se la sono presa".

Nikolaj Coster-Waldau ha poi preso le difese di David Benioff e D.B. Weiss, accusati di aver chiuso la serie in sei episodi: "Che qualcuno possa anche solo immaginare che i due creatori dello show non siano i più appassionati, i più grandi, i più coinvolti di tutti in questo progetto, che qualcuno ritenga anche solo per un secondo che non abbiano passato gli ultimi dieci anni a pensare a come terminare il tutto è una cosa abbastanza stupida". Non è la prima volta che un attore prenda le difese della serie: in passato Kit Harington e Sophie Turner non avevano appoggiato la petizione dei fan, definendola irrispettosa. La speranza è che dopo le parole di Waldau, i fan possano rendersi conto di aver esagerato, tornando a toni più pacati.