Il Trono di Spade 8 ha scatenato molte reazioni, in particolare a causa delle azioni compiute da Daenerys nel penultimo episodio, ora motivate dal regista Miguel Sapochnik.
Il personaggio interpretato da Emilia Clarke viene infatti mostrato mentre decide di attaccare con il suo drago, Drogon, Approdo del Re, nonostante fosse stata annunciata la resa, uccidendo gli abitanti innocenti con le fiamme.
Il regista Miguel Sapochnik, che ha firmato la regia dell'episodio Le campane dell'ottava stagione della serie Il trono di spade, ha spiegato: "Il modo in cui ha trattato gli esseri umani, e le sue convinzioni, significa che alla fine si ritroverà in conflitto".
Daenerys, all'inizio della puntata, affronta la morte di Missandei e il filmmaker ha spiegato come voleva rendere chiaro che non stesse più mettendo in dubbio la propria capacità di prendere decisioni: "Non si pone più delle domande mettendosi in dubbio, che è la differenza tra chi, penso, abbia in un certo senso perso la testa. Fa parte di ciò che ci rende umani chiederci se abbiamo preso la decisione giusta oppure no".
Nei primi minuti della puntata la giovane viene inoltre mostrata senza trucco e con i capelli in disordine: "Abbiamo detto a Emilia: 'Non sei mai stata così'. C'era questa idea di provare a rimetterla a posto, ma qualcosa si era spezzato definitivamente".
Dopo il momento in cui il personaggio decide di attaccare ugualmente, Sapochnik ha deciso di non mostrarlo più sullo schermo: "Non c'è bisogno di vederla. Abbiamo deciso di non ritornare con le immagini su di lei. Quando prende quella decisione diventa una cosa sola con il drago".
Il regista ha sottolineato perché pensava fosse importante rimanere concentrati sugli abitanti di Approdo del Re e su chi era tra le strade e gli edifici: "La distruzione della città, per me, è sempre stato un evento a cui doveva partecipare il pubblico: 'L'avete voluto, l'avete voluto, e l'avete voluto, ed ecco qui. Davvero era ciò che volevate?'. Sentivo che c'era questa specie di sete di sangue che esiste tra i fan, per vendetta, per rivalsa, ed è Dany a impersonarla. Volevo semplicemente arrivare al nucleo di ciò che significa realmente perché anche se i personaggi non esistono è ciò che, come membro del pubblico, si desidera, morte e distruzione. Volevo che le persone sapessero quanto sia negativa la morte e la distruzione nell'ambiente sicuro in cui stanno vivendo".
Miguel Sapochinik ha proseguito dichiarando che il tema dell'episodio era: 'Cosa siamo diventati?. Il regista ha spiegato: "Penso di essere complice e parte di una società che accetta la violenza come forma di intrattenimento ed è sbagliato. Eccomi qui a realizzare la quinta, non so realmente il numero giusto, battaglia. A un certo punto pensi: 'Perché sto partecipando a questa cosa? Perché sto creando tutto questo per farlo vedere alla gente? Non ci sono abbastanza cose orribili e spargimenti di sangue nel mondo?'". I creatori David Benioff e D.B. Weiss hanno parlato spesso con lui di queste situazioni e di come i conflitti mostrati in Il Trono di spade dimostrino semplicemente che "non ci sono vincitori, solo sopravvissuti".
Emilia Clarke, parlando invece della decisione di Daenerys, aveva sottolineato: "Ogni singola cosa l'ha portata a questo punto e ora è lì da sola. Abbiamo tutti questi momenti in cui pensiamo: 'Metterò giù la torta al cioccolato e me ne andrò'. Ma non possiamo sempre essere così morali e avere il controllo sui conflitti in corso dentro di noi". L'attrice ha quindi aggiunto: "Se le circostanze fossero state diverse non penso che sarebbe mai emerso questo lato di Daenerys. Se Cersei non l'avesse tradita, se non avesse ucciso Missandei, se Jon non le avesse detto la verità. Se tutto questo fosse andato in modo diverso avremmo visto un attegiamento diverso".
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