La star de Il trono di spade 8, Sophie Turner, è tornata a parlare della sua depressione in occasione di un podcast con il conduttore e psicologo Phil McGraw. Durante la lunga chiacchierata con McGraw, l'interprete di Sansa Stark ha parlato di come le critiche sui social media abbiano veicolato la sua depressione e di come abbia cercato aiuto, dopo aver avuto anche pensieri suicidi.
Sophie Turner, che oggi ha 23 anni, ha raccontato che la sua depressione ha iniziato a manifestarsi intorno ai 17 anni, nel periodo in cui il suo aspetto fisico andava incontro a grandi cambiamenti e lei, tra le altre cose, si sentiva sola perché i suoi fratelli e amici si erano trasferiti per andare al college e lei viveva con i suoi genitori e recitava ne Il Trono di Spade. In un periodo così particolare, ha detto Sophie, le critiche sui social media hanno "catalizzato" una depressione già in atto. "Il mio metabolismo stava rallentando drasticamente e stavo mettendo su peso. E poi c'era questa continua attenzione sui social." L'attrice si ritrovava quindi a leggere i commenti e a credere seriamente alle critiche che le venivano rivolte: "Ci credevo. Pensavo, sì ho i brufoli, sì sono grassa, sì sono una pessima attrice. E credevo a tutte queste cose."
Come le ha fatto notare il Dr. Phil, non contava quanto Sophie fosse la star di una delle migliori serie tv di tutti i tempi o quanto fosse in una posizione privilegiata, rispetto ad altre coetanee che magari sognano di essere al suo posto, la depressione oscurava tutti gli aspetti positivi di quel periodo, mettendo in luce quelli più negativi. "Adesso mi voglio bene" - ha detto l'attrice - "O almeno, me ne voglio più di quanto me ne volessi allora". Sophie ha aggiunto che adesso è in terapia, prende farmaci e cerca di non leggere i commenti su di lei (anche se qualche volta ha la tentazione di farlo). Ai suoi genitori ha parlato della sua depressione solo l'anno scorso.
Non è la prima volta che la star de Il Trono di Spade parla della sua lotta alla depressione: lo aveva fatto già qualche settimana fa in occasione di un'intervista a Sophie Turner e Maisie Williams al magazine Rolling Stone. In quell'occasione l'attrice aveva spiegato di essersi sentita davvero ferita quando online sono state criticate le star che parlano apertamente dei propri problemi sostenendo che si tratti di una "moda", e di aver pianto moltissimo pensando a Sansa, essendo profondamente empatica. La sua interprete è stata però felice dell'evoluzione del suo personaggio che ora è diventato potente dopo aver subito violenze fisiche e psicologiche: "C'è molto di Sansa dentro di me. Arrivi in un mondo come quello di Hollywood pensando che sia un enorme sogno e poi capisci 'Oh, aspetta. Devo avere un approccio strategico a tutto. E Harvey Weinstein è Joffrey o come Ramsay, probabilmente anche peggio, un Estraneo". Come se non bastasse, Sophie si è ritrovata ad affrontare uno stalker mentre frequentava il liceo.