È una storia di tanti anni fa, quando i diritti de Il Signore degli Anelli erano ancora in mano a Miramax, e Harvey Weinstein aveva grande potere decisionale in merito, tanto da minacciare il regista Peter Jackson di sostituirlo con Quentin Tarantino.
A raccontarlo, come riporta anche Movieweb, è il manager di Jackson, Ken Kamins, che ricorda cosa accadde durante le fasi iniziali dello sviluppo della epica saga cinematografica.
"Harvey era in grado di agire con grande empatia un minuto, e poi in pieno stile Mr. Hyde minacciava Peter dicendogli che avrebbe chiesto a Quentin Tarantino di dirigere il progetto se lui non fosse riuscito a girare tutto in un film di 2 ore e mezza, che era l'esatto opposto di ciò che avevamo concordato inizialmente e che sembrava volere" ha rivelato Kamins ai microfoni dell'Indipendent.
Per fortuna poi i diritti della saga sono passati a New Line, che ha in seguito prodotto le pellicole, e che fin da subito ha spinto per avere una trilogia invece dei due film concordati inizialmente con Miramax.
"È stato proprio il fondatore di New Line, Bob Shaye, a dire a Peter di realizzare tre film. 'Tolkien ha già fatto tutto il lavoro per te. Ha diviso la saga in tre libri, perché non ne state realizzando tre?'" ha ricordato il produttore Mark Ordesky.
Alla fine, sappiamo tutti come è andata... Ma ve lo immaginate un Il Signore degli Anelli diretto da Quentin Tarantino?