Il robot selvaggio: Chris Sanders commenta la candidatura agli Oscar 2025 e il significato del riconoscimento

Chris Sanders condivide il suo entusiasmo per la recente candidatura agli Oscar 2025 del suo Il robot selvaggio, con una menzione speciale per la colonna sonora e il suono.

Il robot selvaggio

Mentre la maggior parte delle persone si svegliava presto per l'annuncio delle nomination agli Oscar, Chris Sanders seguiva la trasmissione da Tokyo, in Giappone. Il paese orientale era infatti l'ultima tappa del suo tour di promozione per Il robot selvaggio. La candidatura del film nella categoria Miglior Film d'Animazione è arrivata come una perfetta conclusione di questo intenso viaggio.

Le parole del regista

"Lunedì abbiamo proiettato il film e lo abbiamo presentato al nostro primo pubblico qui in Giappone. Scoprire questa nomination è stato incredibile", ha dichiarato Sanders. "Tre nomination... è qualcosa di fantastico".

Il Robot Selvaggio Poster
Locandina di Il robot selvaggio

Oltre alla candidatura come Miglior Film d'Animazione, Il robot selvaggio ha ricevuto anche due ulteriori nomination: una per la colonna sonora e una per il suono. "Abbiamo esultato tutti quando abbiamo saputo della nomination per la colonna sonora, ed è davvero meritata. La mancanza di dialoghi ha fatto sì che la musica diventasse una delle voci più importanti del film. Kris Bowers ha fatto un lavoro straordinario, non solo per la grandezza del compito, ma anche per le sfumature, la bellezza, la sensibilità e la potenza di quello che ha creato. Non ho mai sentito niente di simile", ha aggiunto Sanders.

Essere nominati è di per sé un grande risultato, ma Sanders riconosce che questa candidatura ha un significato ancora più speciale. "Fin dall'inizio, questo film è stato completamente diverso da qualsiasi cosa abbia mai fatto e anche da tutto ciò che DreamWorks ha prodotto in passato", ha spiegato.

Il Robot Selvaggio Momento Del Film
Il robot selvaggio: un momento del film

"Questo è il tipo di rischio che uno studio normalmente sarebbe disposto a correre solo per un cortometraggio, ma DreamWorks ha deciso di prenderlo per un lungometraggio, ed è qualcosa di davvero straordinario".

Il "rischio" di cui parla Sanders si riferisce a un ritorno a una forma di animazione più tradizionale, una scelta che lo ha entusiasmato particolarmente. "Con l'arrivo della computer grafica, siamo stati costretti ad abbandonare molte tecniche di animazione tradizionali. Il robot selvaggio è un ritorno a quella bellezza fatta di pittura e lavoro manuale. Questo è ciò che mi ha fatto innamorare dell'animazione, ed è anche il motivo per cui mi sono avvicinato a quest'arte. Tutto ciò che mi ha spinto a diventare un animatore è racchiuso in questo film".