Ritorna dal 18 al 24 luglio prossimi a Gorizia il Premio "Sergio Amidei". Arrivato alla 33° edizione e articolato come sempre attorno al centrale Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica, il Premio Amidei ha scelto quest'anno una formula inedita dedicando l'intero festival a Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nordest italiano. Un tributo doveroso che ha convinto gli organizzatori del Premio a "mettere in silenzio" lo storico Premio all'Opera d'Autore assegnato nelle passate edizioni a Maestri quali Abbas Kiarostami, Bertrand Tavernier, Ken Loach e Wim Wenders.
Ad anticipare l'edizione 2014, l'11 giugno alle ore 20.30 il Premio Amidei proporrà una preziosa versione restaurata del capolavoro pacifista di Jean Renoir, La grande illusione. Il film, girato nel 1937, costituisce un assaggio del ricco palinsesto che andrà a comporre la sezione del Premio "La Grande Guerra - L'occhio del cinema" dedicata alla Prima Guerra Mondiale nel centenario del suo inizio.
Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, Mazzacurati verrà raccontato nel corso delle sette giornate di programmazione dell'Amidei attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri. Un lavoro di ricognizione importante e faticoso eccezionalmente patrocinato dall'autorevole Associazione 100 Autori e dall'Agis Tre Venezie e così definito da Mariapia Comand, docente del DAMS Cinema Gorizia - Università di Udine e curatrice del programma, "quello del Premio Amidei non è un omaggio occasionale ed estemporaneo a Mazzacurati, ma l'incontro profondo di figure e soggetti diversi (personalità artistiche e istituzioni culturali come l'Amidei e i 100autori) che si identificano in una comune politica culturale per il cinema".
La retrospettiva - dalla quale non mancheranno i lavori di sceneggiatura come Marrakech express (Salvatores) e Domani accadrà (Luchetti) - offrirà un punto di vista privilegiato sull'opera di Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo della scrittura cinematografica, il cuore dell'attività di promozione e divulgazione portata avanti dall'Amidei da più di tre decenni. La tavola rotonda dedicata a Mazzacurati del 19 luglio sarà incentrata proprio sulla sceneggiatura e vedrà protagonisti molti degli scrittori che hanno affiancato negli anni Mazzacurati: da Enzo Monteleone (che condivise gli esordi) a Doriana Leondeff, sceneggiature di fiducia dell'ultimo decennio. Insieme a loro ci saranno Marco Pettenello (tra gli autori di La sedia della felicità, ultimo film del regista padovano), Francesco Bruni e Massimo Gaudioso. Insieme a queste personalità di primo piano della Scrittura italiana, si discuterà di sceneggiatura, da sempre il punto di forza del nostro cinema, come ha dimostrato in modo esemplare proprio Mazzacurati, tra i primi negli anni Ottanta a indicare nel ritorno alla sceneggiatura la strada maestra per il nostro cinema. Sarà proprio La sedia della felicità, l'ultimo film di Mazzacurati ad aprire il festival il 18 luglio prossimo.
Da sempre asse portante dell'Amidei, il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica ritorna quest'anno con sette straordinarie pellicole selezionate dall'ormai storica giuria dell'Amidei - composta dai registi Ettore Scola, Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e dall'attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia d'Amico - tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2013-14. A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l'originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l'attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo: Blue Jasmine (regia, soggetto, sceneggiatura di Woody Allen), In grazia di Dio (regia di Edoardo Winspeare, Il capitale umano di Paolo Virzì, La mafia uccide solo d'estate (regia di Pif), Locke (regia, soggetto, sceneggiatura Steven Knight), Smetto quando voglio e Still Life (regia, soggetto, sceneggiatura Uberto Pasolini). Tra le sezioni un dedicata alla guerra nel cinema, un'altra intitolata 'Stato di eccezione', dedicata all'horro politico negli anni '60 - '70 e una sezione dedicata all'horror indie italiano.