"Realizzare questo film è stato un viaggio nella scoperta del sé e nella più profonda conoscenza di tutte le varie manifestazioni dell'amore, della perdita, del conflitto, della paura, dell'ignoranza e della coscienza sociale". Karan Johar, regista di Il Mio Nome è Khan, presenta così la sua ultima fatica, in uscita nelle sale italiane venerdì 26 novembre. "Spingendosi così oltre la forma ed il processo del racconto con cui avevo confidenza, questo film mi ha sfidato a capire una moltitudine di nuove prospettive, alla ricerca di tutte le opinioni, i fatti e la propaganda legata al problema globale della discriminazione e l'intolleranza verso un gruppo etnico totalmente estraneo ai mali del terrorismo'. Johar non ha dubbi: "Con Il Mio Nome è Khan sono stato capace di capire l'arte della regia ad un livello più profondo, con il grande aiuto fornito dall'immenso talento di tutto il cast e la troupe".
Gli fa eco il protagonista Shahrukh Khan, popolarissimo divo indiano: "Dal punto di vista personale, essendo un attore, non sono molto incline alle sottigliezze e alla misura, mentre il mio amico e regista Karan Johar ha mostrato una profondissima maturità non solo verso di me, ma nell'affrontare il difficile tema del film nel suo insieme. È indubbiamente lui l'eroe del film, poiché è riuscito a rappresentare la complessità della sindrome di Asperger, il mondo occidentale e i conflitti nel mondo islamico e, su questo intreccio, ha ricamato una storia d'amore meravigliosamente semplice, che sembra appartenere a un altro mondo ma in cui chiunque può identificarsi. Prego Allah che il messaggio trasmesso attraverso la narrazione della vicenda abbia un senso emotivo per tutti. Spero che, a modo nostro, abbiamo concorso, anche in misura minima, alla sanità, normalità e semplicità di cui il nostro mondo ha così tanto bisogno al giorno d'oggi". In Il Mio Nome è Khan le superstar di Bollywood Shah Rukh Khan e Kajol interpretano i ruoli più complessi della loro carriera. Rizvan Khan, stimato indiano musulmano affetto dalla sindrome di Asperger (disturbo pervasivo dello sviluppo, da alcuni considerata una forma lieve di autismo), s'innamora perdutamente della bellissima Mandira, madre single di religione induista, che vive la sua versione del sogno universale del successo. E quando un atto di inaudita codardia smembra la loro famiglia, Khan decide d'intraprendere un difficile viaggio attraverso l'America contemporanea, luogo oscuro e complesso quanto il cuore umano. Un viaggio che, inconsapevolmente, si trasforma nel più improbabile atto di sfida, ma anche di pace e compassione da parte di un uomo che con la sua disarmante autenticità riesce a toccare il cuore di tutti coloro che incrocia sul suo cammino. Uno straniero, un personaggio singolare che, in nome della donna che ama, si presenterà al mondo dicendo semplicemente: "Il mio nome è Khan e non sono un terrorista".Il mio nome è Khan: parlano i protagonisti
Intervista al protagonista di Il mio nome è Khan Shah Rukh Khan, divo di Bollywood amato dalle donne, e del regista Karan Johar, i quali presentano il complesso film in arrivo nei cinema italiani il 26 novembre.