La tradizionale cerimonia di consegna degli Academy Awards si fa sempre più vicina e, come da copione, scatta il toto-pronostico per indovinare il nome dell'attore o della pellicola che si porterà a casa l'ambita statuetta. Accanto a opere come la corazzata The Social Network o lo sconvolgente Il cigno nero, da mesi si fa strada un'interessante period movie inglese che ha catturato l'attenzione della critica macinando premi su premi. Si tratta del biopic Il discorso del re, dedicato alla figura del sovrano inglese Giorgio VI, costretto a farsi carico dei doveri del regno dopo che il fratello Edoardo VIII abdica per sposare l'amata Wallis Simpson. Giorgio VI, per gli amici Bertie, timido, insicuro e affetto da una gravissima forma di balbuzie, sarà Re d'Inghilterra dal 1936 al 1952 (anno della sua morte) grazie al sostegno dell'amata moglie, la Regina Madre, e di un eccentrico terapista del linguaggio che troverà la chiave per curare la sua balbuzie.
Pellicola d'attori e di atmosfere - eccellente la ricostruzione dell'Inghilterra degli anni '30 - Il discorso de re è nato in maniera rocambolesca quando lo sceneggiatore David Seidler ha scoperto di essere malato e ha deciso di dedicarsi a un lavoro artistico che lasciasse il segno realizzando un impeccabile script. L'impresa è perfettamente riuscita e presto il film ha preso vita grazie anche al sostegno delle star coinvolte nella pellicola, in primis allo straordinario Colin Firth, favorito nella corsa all'Oscar per il miglior interprete, all'istrionico Geoffrey Rush e alla sempre perfetta Helena Bonham Carter nei panni della Regina Madre, che ha accettato di lavorare nel weekend visto che durante la settimana girava il capitolo finale della saga di Harry Potter. Movieplayer.it vi presenta due clip intense e divertenti, due assaggi del film da gustare in attesa dell'arrivo nelle sale, previsto per il 28 gennaio distribuito da Eagle Pictures, e naturalmente della notte degli Oscar.