Ecco il trailer de Il delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi, in uscita il 19 marzo nelle sale. Il film è un vero e proprio tributo alla memoria di Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia e fratello dell'attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980. Il lavoro di Grimaldi è frutto di una lunga e appassionata ricerca tra carte e documenti d'archivio che ha l'intento di togliere dall'oblio e dal silenzio una vicenda che mantiene tutt'ora molti punti oscuri.
Come ha rimarcato Aurelio Grimaldi nelle note di stampa: "Piersanti Mattarella è una figura ingiustamente dimenticata. A Roma e Milano non esiste nemmeno una via a lui dedicata. La discrezione della impeccabile famiglia e del fratello Presidente della Repubblica sono senza pari". Piersanti Mattarella venne ucciso il giorno dell'Epifania di quarant'anni fa e il delitto mostrò sin da subito molte anomalie. Inizialmente fu incaricato delle indagini un giovane magistrato, Pietro Grasso, che poi diventerà il futuro Procuratore Antimafia e Presidente del Senato. In seguito fu Giovanni Falcone a prendere in mano il fascicolo scoperchiando pericolose relazioni tra Mafia, politica, terroristi neofascisti, Gladio, Banda della Magliana e servizi deviati.
Il Delitto Mattarella ricostruisce il clima politico che ha preceduto l'omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella ha però contro tutti i capicorrente siciliani del suo partito perché con la sua azione improntata sulla legalità e la lotta alla Mafia avrebbe disturbato sia gli equilibri della Democrazia cristiana siciliana e sia gli affari tra quest'ultima e le organizzazioni criminali. Il film però ricostruisce anche i lati umani e privati di quest'uomo in prima linea come fedele servitore dello Stato e della legge.
Distribuito e co-prodotto da Cine1 Italia insieme a Arancia cinema, vede nel cast Antonio Alverario, Claudio Castrogiovanni, Francesco Di Leva, Donatella Finocchiaro, Sergio Friscia, Leo Gullotta, Guia Jelo, Tony Sperandeo e Andrea Tidona.