Heath Ledger si preparò molto meticolosamente per la sua memorabile performance nei panni del Joker ne Il Cavaliere Oscuro. Dopo aver ricevuto la parte, infatti, l'attore australiano si chiuse per sei mesi in una stanza di motel per lavorare sulla personalità e sulla psicologia del personaggio, in particolare per distanziarsi dalla celeberrima versione di Jack Nicholson.
La risata del Joker di Heath Ledger fu interamente opera sua, e per gli aspetti caratteriali si basò in parte su Sid Vicious e in parte su Alex DeLarge, l'inquietante protagonista di Arancia meccanica. Il risultato, premiato con un Oscar postumo, fu talmente efficace che la prima volta che Michael Caine lo vide in azione sul set (nella scena in cui Bruce Wayne e Alfred vedono un video in cui il Joker tortura una delle sue vittime) non riuscì a ricordare le proprie battute.
Il Cavaliere Oscuro: dieci anni di inarrivabile perfezione
È tra i più memorabili villain della storia del cinema il Joker interpretato da Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, una performance talmente intensa e iconica che dopo l'uscita del film alcuni fan fecero una petizione online per chiedere alla Warner Bros. di non utilizzare mai più il personaggio nei film live-action, come forma di rispetto nei confronti dell'attore australiano, morto pochi mesi prima del debutto nelle sale del lungometraggio di Christopher Nolan. Cosa che fortunatamente non si è verificata, permettendo ad altri attori, nella fattispecie Jared Leto e Joaquin Phoenix, di cimentarsi con la nemesi di Batman.
Ironia della sorte, Heath Ledger fu tra i numerosi attori che Nolan incontrò già per Batman Begins, per il ruolo di Bruce Wayne, ma il futuro divo rese chiaro già allora che non gli interessavano particolarmente i film di supereroi. Posizione sulla quale l'attore tornò dopo aver visto il film, il che lo spinse poi ad accettare la parte del Joker, con gli eccelsi risultati che conosciamo molto bene.