Il cacciatore e la scena della roulette russa con John Cazale: fu usato un proiettile vero

Per la celebre sequenza di roulette russa nel film Il cacciatore con John Cazale fu usato un vero proiettile e l'idea arrivò proprio da Robert De Niro.

Il Cacciatore
Il cacciatore

Per la celebre sequenza di roulette russa con l'attore John Cazale nel film Il cacciatore fu usato un vero proiettile. Nel film, una volta rientrato dal Vietnam, Mike (Robert De Niro) assiste a una scena in cui Stan (Cazale) finge di minacciare un amico con una pistola, il che spinge il protagonista a puntare la sua, con un solo proiettile a disposizione, contro la fronte di Stan, per fargli capire la gravità del suo gesto.

Durante le riprese fu Robert De Niro a proporre che ci fosse un vero proiettile all'interno della pistola, e Cazale accettò, a patto di poter controllare prima di ogni ciak che non ci fosse il rischio di morire per davvero (nel film Stan sopravvive). Anche le sequenze di roulette russa ambientate in Vietnam furono soggette a realismo aggiuntivo, in particolare nei momenti in cui gli aguzzini locali schiaffeggiano i prigionieri americani (Christopher Walken fu picchiato senza sapere che sarebbe successo, e la sua vera reazione fu usata nel montaggio finale).

Il cacciatore: il Vietnam e l'America nel capolavoro di Michael Cimino

Il Cacciatore Streep Walken
Il cacciatore

Il cacciatore ebbe una lavorazione travagliata principalmente a causa di John Cazale, che era già gravemente malato prima di girare le proprie scene (tutte completate all'inizio) e morì per un tumore ai polmoni prima dell'uscita. Quando lo studio venne a sapere del suo stato di salute si chiese che fosse sostituito, dato che l'assicurazione non avrebbe coperto la sua presenza nel film, e per risolvere il problema Robert De Niro pagò di tasca propria la quota di Cazale. Meryl Streep, che all'epoca viveva con lui, accettò la parte di Linda, che sulla carta era poco interessante, per poter stare al fianco del compagno sul set. A forza di improvvisare, su suggerimento del regista Michael Cimino, riuscì a rendere il personaggio talmente interessante da ottenere una nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. Successivamente recitò nella miniserie Holocaust, ammettendo poi di aver accettato il progetto soprattutto per motivi economici, per pagare le spese mediche di Cazale che era in fin di vita.