Molti si sono interrogati sul contenuto simbolico de Il buco, film di fantascienza spagnolo disponibile su Netflix, in particolare per quanto riguarda il finale. È infatti un'opera ricca di significati, al di là della premessa semplice e dell'esecuzione altrettanto minimalista: i protagonisti sono detenuti in un carcere le cui celle sono disposte in verticale, con un buco nel pavimento che consente il passaggio della piattaforma su cui è disposto il cibo. Se tutti mangiassero solo ciò di cui hanno bisogno, ce ne sarebbe a sufficienza per ognuno, ma così non è, e il malcapitato Goreng comincia a escogitare uno stratagemma per rovesciare un sistema iniquo. Attenzione, seguono spoiler!
Mentre è evidente il contenuto satirico del film - di cui abbiamo parlato nella recensione de Il Buco - con la nozione della lotta di classe attraverso il sistema della distribuzione del cibo, il sito Screen Rant ha sottolineato anche la componente religiosa del film: il livello 0, dove si preparano i pasti, è il Paradiso, mentre gli altri piani della prigione rappresentano una progressiva discesa all'Inferno.
Quando Goreng infatti arriva all'ultimo livello scopre che il numero totale di piani non è 200, come pensava lui, ma 333, ossia le metà di 666, numero associato alle entità maligne nella Bibbia. Lì trova una bambina, prova inconfutabile dei difetti di quel sistema carcerario, poiché lei contraddice le dichiarazioni ufficiali circa l'assenza di persone di età inferiore ai sedici anni in quel luogo. Lei diventa così il simbolo della rivoluzione, e viene mandata ai piani alti, mentre Goreng si sacrifica, come quel Don Chisciotte di cui legge le gesta e che pensa al bene collettivo, e rimane in fondo all'edificio, pronto a morire. Come spiega Screen Rant, nel corso del film Il Buco egli si è adattato allo stile di vita del carcere, arrivando ad adottare metodi anche cruenti per sopravvivere, come il cannibalismo quando il cibo scarseggia. Così facendo è diventato parte di quel sistema che non è più in grado di distruggere direttamente, ma solo tramite quella bambina, innocente e rappresentativa di un futuro migliore.