Una Thurman, veterana del Festival di Cannes, ha fatto ritorno sulla riviera francese per accompagnare I tradimenti, nuovo film di Paul Schrader che interpreta a fianco di Richard Gere. L'attrice è convinta cge la pellicola, che verrà presentata in Concorso nei prossimi giorni e che racconta la storia di un uomo che ha disertato il Vietnam fuggendo in Canada, sia una questione personale per Paul Schrader.
"Non conoscevo personalmente Paul", ha svelato Uma Thurman a Deadline. "Il mio agente mi ha proposto di leggere una sceneggiatura di Paul Schrader e incontrarlo. Sono così felice di averlo fatto, lo adoro".
La diva ha spiegato di essere rimasta affascinata dalla natura poetica dello script de I tradimenti: "È una fantasticheria di un uomo negli ultimi momenti della sua vita, che ricostruisce la narrazione di ciò che contava per lui, rivalutando chi è - ed era - e la sostanza di una vita. Ma è anche un'illusione molto lirica. La sceneggiatura mi sembrava più confusa di quanto non lo sia sullo schermo. La mano cinematografica di Paul, ovviamente, ha avuto la meglio, fino a riunire questa sorta di sogno illusorio in una storia".
Disertare per essere
Ne I tradimenti Richard Gere interpreta Leonard Fife, uno dei sessantamila evasori e disertori che si rifugiarono in Canada per evitare di servire in Vietnam. Da anziano condivide tutti i suoi segreti per smontare la sua vita mitizzata.
Uma Thurman interpreta la moglie di Fife, "una donna che ha dedicato la sua vita alla realizzazione di documentari. Ha sposato il suo professore, ha lavorato con lui e ha avuto molto successo. Quindi è sposata con un uomo più anziano che adora appassionatamente e che sta morendo di cancro. È una specie di mentore, partner e marito riuniti in uno solo. Lei è presente lì con lui mentre elabora la fine della sua vita".
Parlando del progetto, Uma Thurman ammette di aver avuto dall'inizio che si trattasse di una storia personale per Schrader per via del suo legame con l'autore del romanzo da cui la storia è tratta, scomparso nel 2023:
"Guardandolo mettere insieme quest'opera, ho avuto la forte sensazione che fosse molto personale per lui, sapendo che era un ottimo amico di Russell Banks, l'autore del libro su cui è basato. Non ricordo esattamente come sia andata a finire, ma so che il libro avrebbe dovuto intitolarsi Oh, Canada, ma è stato pubblicato, almeno in Nord America, col titolo di Foregone, credo. Nella loro amicizia c'era qualcosa di molto dolce, triste e bello".