Hulk Hogan, tutta la WWE gli rende omaggio: "Ha ispirato milioni di persone"

Hulk Hogan, scomparso di recente all'età di 71 anni, è stato onorato durante la trasmissione "SmackDown" da un gran numero di star e membri del personale della WWE.

Un ritratto di Hulk Hogan

Nel corso dell'ultima puntata di "SmackDown", la WWE ha reso omaggio a Hulk Hogan, scomparso a 71 anni per arresto cardiaco. L'omaggio ha coinvolto leggende del wrestling e stelle attuali, con parole commosse di Triple H e una toccante celebrazione in video in cui raccontano la figura di Hogan, simbolo globale e pilastro della federazione, che ha incarnato un'epoca e ispirato generazioni.

L'arena si ferma per Hulk Hogan

Per un momento, anche il ring si è fermato. È accaduto nell'ultima puntata di "SmackDown", dove la WWE ha onorato la scomparsa di Hulk Hogan, leggenda planetaria del wrestling e volto indelebile di un'epoca. Scomparso giovedì all'età di 71 anni per arresto cardiaco, Terry Bollea, questo il suo vero nome, è stato celebrato con un'apertura solenne: il palco gremito di stelle del presente - come Cody Rhodes e Jacob Fatu - e icone del passato come Jimmy Hart e Sgt. Slaughter, tutti riuniti sotto il coro incessante del pubblico: "Hogan! Hogan!".

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Il momento più intenso arriva con la voce di Paul "Triple H" Levesque, chief content officer della compagnia, che si fa portavoce del commiato: "Signore e signori, ieri abbiamo perso una delle più grandi e riconosciute icone globali. Un uomo che ho guardato crescere, con cui ho avuto il privilegio di condividere il ring e che, come tanti qui, ho avuto l'onore di chiamare amico." Poi aggiunge: "La verità è che ha conquistato milioni di persone e le ha ispirate in tutto il mondo. Se oggi siamo qui, tutti insieme, lo dobbiamo anche a lui." Il rito del dieci rintocchi di campana ha suggellato il silenzio dell'arena, seguito da un video commemorativo che ha ripercorso i momenti chiave della sua carriera, con la voce narrante dello stesso Levesque.

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Hogan, icona immortale di un'era "maniac"

Negli anni Ottanta, mentre la WWF (poi divenuta WWE) da piccola promozione regionale si trasformava in un impero globale sotto la guida di Vince McMahon Jr., Hulk Hogan divenne il volto di quella rivoluzione pop. Con la sua bandana gialla, i bicipiti scolpiti e lo slogan ormai mitico "Allenati, prega, mangia le tue vitamine", conquistò una legione di "Hulkamaniacs" e titoli su titoli: sei volte campione del mondo, con un regno iniziale che durò oltre quattro anni.

Una foto di Hulk Hogan
Una foto di Hulk Hogan

Memorabile il suo primo trionfo contro The Iron Sheik, ma nella sua carriera si scontrò anche con titani come Andre the Giant, Roddy Piper, "Macho Man" Randy Savage e persino Dwayne "The Rock" Johnson. Negli anni '90, il suo passaggio alla rivale WCW segnò un'altra svolta epocale: da eroe a villain, diventò Hollywood Hulk Hogan, volto della famigerata fazione NWO (New World Order).

E poi ancora TNA, New Japan Pro Wrestling, con la sua presenza magnetica a dominare ovunque andasse. La sua morte, annunciata dalla polizia di Clearwater, Florida, ha scosso il mondo dello spettacolo e dello sport. Ma nella memoria collettiva, Hulk Hogan non abbandonerà mai il ring: resterà sempre sul bordo delle corde, pronto a infiammare ancora una volta l'arena con un solo sguardo.