Shia LaBeouf ha appena ammesso di essersi preso alcune libertà creative con la sua presunta opera autobiografica chiamata Honey Boy: il vincitore dell'Emmy Award ha affermato che la rappresentazione di suo padre nel film era "falsa e fottutamente senza senso".
Durante l'ultimo episodio di Real Ones, il podcast dell'amico e collega Jon Bernthal, LaBeouf ha spiegato: "Ho diffamato mio padre su larga scala. Ho scritto questo racconto, che era solo una fottuta sciocchezza. Mio padre è stato amorevole con me per tutta la vita."
"E' stato un amore fratturato, certo. Discontinuo, certo. Stravagante, di sicuro. Ma sempre radicato nel bene", ha continuato la star. "Era sempre lì... e io ho fatto un tour mondiale dicendo a tutti che era un uomo di merda. Honey Boy è fondamentalmente una storia su quanto sia cattivo mio padre. Gli ho fatto un torto con quel film."
"Ricordo di essere stato al telefono con lui, ricordo che mi diceva: 'Non ho mai letto questa roba nella sceneggiatura che mi hai inviato.' Non ce l'avevo messa, ho fatto di tutto per ingannarlo e costringerlo a firmare. La verità è che mio padre non mi ha mai picchiato, mai. Mi ha sculacciato una volta, una sola volta. E la storia che viene dipinta in Honey Boy è che questo tizio abusa di suo figlio tutto il tempo", ha concluso Shia LaBeouf.