Holly e Benji accusato per violenza sulle donne in Cile

Un episodio della serie animata Holly e Benji è stato accusato di promuovere la violenza sulle donne a causa di uno schiaffo presente in una scena.

Holly e Benji, la serie animata degli anni '80, era stata accusata in Cile di promuovere la violenza contro le donne, ma un giudice ha deciso di esprimersi a favore di TVN, l'emittente che manda in onda gli episodi.
In Cile le avventure dei giovani calciatori, che nella versione originale hanno il titolo di Captain Tsubasa, sono tornate sugli schermi nel 2019, suscitando l'inaspettata polemica.

TVN aveva dovuto infatti affrontare l'accusa, che aveva portato alla richiesta del pagamento di una multa, a causa di una scena di Holly e Benji in cui Julian Ross, un rivale di Holly, dà uno schiaffo ad Amy, manager della sua squadra, dopo aver scoperto che la ragazza aveva rivelato al suo avversario che soffre di un problema cardiaco e chiedendogli di perdere volontariamente una partita.
La puntata è andata in onda in Cile nel luglio 2019 e TVN, per quella rappresentazione di "violenza contro le donne" aveva ricevuto l'ordine di pagare 5.11 milioni di pesos di multa. L'emittente ha però deciso di fare appello e il giudice ha stabilito che Holly e Benji non è un programma violento, trattandosi di una serie animata che mostra dei ragazzi appassionati di calcio, che crescono e che affrontano gare e sfide. Uno dei protagonisti soffre di una malattia cardiaca che ha mantenuto segreta e una ragazza, che considerava un'amica, lo rivela a un rivale. Il giudice ha ribadito: "Il personaggio schiaffeggia la ragazza in una scena che dura meno di un minuto, perché pensava che non avesse alcun diritto di dirgli questo segreto e rimuovere il desiderio di comptere del suo rivale, e ha ribadito che non voleva che intervenisse ulteriormente".

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Secondo il giudice il fatto che il personaggio schiaffeggiato fosse una ragazza non fa parte delle cause del momento violento, quindi Holly e Benji non può essere accusato di promuovere la violenza contro le donne come sostenuto dall'organizzazione che in Cile si occupa di controllare i contenuti proposti sul piccolo schermo.