Chris Columbus ha svelato che una prima versione di Harry Potter e la pietra filosofale aveva una durata vicina alle tre ore. Intervistato da Collider, il regista dei primi due capitoli della saga cinematografica basata sui romanzi di J.K. Rowling ha affermato che il primo montaggio del capostipite, mostrato al pubblico di una proiezione test, durava una ventina di minuti in più rispetto a quello definitivo uscito nelle sale, che supera di poco le due ore e mezza. Questa la dichiarazione di Columbus:
"Quando abbiamo finito il film e l'abbiamo proiettato a Chicago - a noi porta fortuna far vedere lì i nostri film, quindi ai tempi, quando si poteva andare al cinema, organizzavamo sempre una proiezione a Chicago - il pubblico lo ha adorato. In quel momento durava due ore e cinquanta minuti, i bambini lo trovarono troppo corto e i genitori troppo lungo."
Harry Potter e la pietra filosofale, la recensione: un ingenuo ritorno a Hogwarts
Ancora oggi la critica principale nei confronti di Harry Potter e la pietra filosofale (e del successivo Harry Potter e la camera dei segreti, anch'esso diretto da Chris Columbus) riguarda la durata molto generosa, soprattutto considerando il target più giovane per quei primi due episodi: dal terzo in poi, con la maturazione progressiva della saga, superare le due ore e mezza aveva più senso, e accadeva solo con alcuni capitoli (basti pensare che quello conclusivo, Harry Potter e i doni della morte - parte 2, dura "solo" 130 minuti, il che lo rende il più breve dei film del filone ufficiale).
Columbus è recentemente tornato dietro la macchina da presa con Qualcuno salvi il Natale 2, sequel del fortunato film Netflix di cui era stato solo produttore, e si vede regolarmente con Richard Donner e Steven Spielberg per parlare di un possibile sequel de I Goonies. La saga di Harry Potter continuerà invece nell'estate del 2022 con Animali Fantastici 3.