Gomorra: il candidato di De Luca cita Don Pietro Savastano, è polemica

Per le elezioni regionali il candidato di Vincenzo De Luca con Più Campania in Europa sceglie lo slogan di Pietro Savastano di Gomorra e scoppia la polemica politica.

Una scelta di comunicazione azzardata per Ciro Attanasio, candidato alle regionali della Campania nelle liste di Più Campania in Europa che nello spot elettorale ha scelto come slogan una battuta del boss Pietro Savastano di Gomorra sollevando un'inevitabile polemica politica.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Ciro Attanasio è uno dei tanti candidati che nella sua carriera politica ha fatto il salto da uno schieramento all'altro: lui è passato dalla destra di Giorgia Meloni alla lista Più Campania in Europa che nelle prossime elezioni regionali sosterrà il Presidente Vincenzo de Luca del Partito Democratico. Attanasio in questi giorni ha fatto parlare di sé non tanto per le sue proposte politiche ma per uno spot pubblicitario in cui cita una delle migliori battute di Gomorra e fa il verso al boss Don Pietro Savastano: "Io so' Ciro e mo' c'amma piglia' tutto chello che è 'o nuosto... sanità, rifiuti, turismo, lavoro, ma soprattutto dignità e rispetto".

Molto meno divertente dei video dei The Jackal su Gli effetti di Gomorra sulla gente, lo spot elettorale è diventato virale ma solo perché ritenuto inopportuno dalla maggior parte delle persone. Attanasio la definisce una provocazione: "perché non ci sto a vedere la mia terra derisa dai leghisti, non dimentico la frase 'Vesuvio lavali col fuoco'. Mi batterò per la dignità ed il rispetto, in una terra dove mancano da troppo tempo". Il vicesegretario nazionale Piercamillo Falasca prova a difenderlo:"Qualcuno ha criticato la comunicazione personale di un nostro candidato, che ha usato provocatoriamente una battuta di Gomorra. Le provocazioni riescono o non riescono, ma tali restano. Gomorra è solo un film. Anziché scandalizzarci per le battute, dovremmo invece riflettere su cosa fare concretamente per battere la criminalità organizzata: ad esempio, legalizzare le droghe leggere, che sono un bancomat per le mafie. Le liste di +Campania in Europa sono composte da professionisti, amministratori locali, lavoratori e attivisti di partito, tutti espressione della migliore società campana, quella che vogliamo portare nelle istituzioni. Non tutti possono dire lo stesso".