Ghostbusters, Dan Aykroyd dà la colpa al regista Paul Feig: "Ha speso troppo"

L'attore e produttore del reboot indica in Feig il maggior responsabile degli incassi non eccezionali.

Ghostbusters: un momento d'azione del film
Ghostbusters: un momento d'azione del film

Il reboot al femminile di Ghostbusters si è rivelato un completo disastro. Gran parte del pubblico si è scagliata sulla scelta di modificare radicalmente l'amatissimo franchise e anche la critica non è stata tenera con il film. Dan Aykroyd, star dell'originale, ha sostenuto il progetto fino in fondo, ma adesso, a un anno di distanza dalla release, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa criticando le scelte del regista Paul Feig.

"Paul Feig non tornerà a lavorare con Sony tanto presto", ha dichiarato l'attore, ospite della rete britannica Channel 4. Aykroyd, che figura come produttore esecutivo del progetto, ha affermato che Feig avrebbe fatto alcune scelte errate, facendo perdere un sacco di soldi alla Sony e i suoi conflitti col lo studio non avrebbero niente a che vedere con il cambio di sesso dei personaggi del film né con le performance del cast.

"Le ragazze sono state grandiose. Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones sono delle attrici meravigliose Sono davvero felice del risultato del film, ma è costato troppo. E Sony non ama perdere denaro. Hanno guadagnato un sacco di soldi nel mondo, ma il film è costato troppo e così fare un sequel non sarebbe lucroso. E' un peccato."

Costato 140 milioni, Ghostbusters ne ha incassati 229,1 nel mondo. Dan Aykroyd specifica i motivi della perdita del denaro indicando in Paul Feig il colpevole di tali perdite. "Il regista ha speso troppo. Non ha girato le scene che gli avevamo suggerito dicendo che non servivano. poi abbiamo fatto i test e si è reso conto che avevamo ragione. Abbiamo speso 30 - 40 milioni in reshoots. Così non tornerà in Sony tanto presto."

Dopo le dichiarazioni di Dan Aykroyd, Sony Pictures è prontamente intervenuta in difesa di Paul Feig smentendo la star. La compagnia ha specificato che in realtà i reshoots sono costati tra i tre e i quattro milioni, non 30/40 come aveva affermato l'attore.

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