George R.R. Martin: "The Winds of Winter? Forse non lo finirò mai"

George R.R. Martin

George R.R. Martin

Cattive notizie per i fan delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. George R.R. Martin torna a mettere le mani avanti, ammettendo pubblicamente che potrebbe non arrivare mai a finire il nuovo romanzo, l'attesissimo The Winds of Winter.

L'autore della saga fantasy di successo da cui è stata tratta la serie Il trono di spade sta facendo disperare i lettori che sognano di arrivare alla conclusione con l'uscita del sesto e ultimo libro, la cui uscita continua, però, a tardare.

"Sfortunatamente sono in ritardo di 13 anni" ha ammesso Martin nel corso di un'intervista con l'Hollywood Reporter. "Ogni volta che lo dico, penso, 'Come posso +essere in ritardo di 13 anni?'. Non lo so, succede un giorno alla volta."

Lo scrittore ha poi proseguito: : "Ma questa è ancora una priorità. Molte persone stanno già scrivendo necrologi per me. Stanno dicendo 'Oh, non finirà mai'. Forse hanno ragione. Non lo so. Per adesso sono vivo! Mi sembra di essere piuttosto vitale! Non ho in programma di andare in pensione, non sono un giocatore di golf".

Un ritardo inspiegabile

Emmy 2015: Geroge R. R. Martin stringe finalemnte l'Emmy per la migliore serie drammatica
Un'immagine di George R.R. Martin

L'attesa dei fan delle Cronache del ghiaccio e del fuoco si fa sempre più desolante e le dichiarazioni vaghe di George R.R. Martin su The Winds of Winter non fanno ben sperare, anche se la speranza non è del tutto sopita. Resta il fatto che il precedente romanzo della saga, Una danza con i draghi, è stato pubblicato nel 2011. È lo stesso anno in cui HBO ha presentato in anteprima la serie Il trono di spade, la cui fama ha travolto la placida esistenza di Martin distraendolo dai suoi doveri letterari e concentrando l'attenzione del mondo su Westeros.

House of the Dragon, George R.R. Martin torna a criticare la serie: "Mi infastidisce"

Martin ha rivelato nel novembre 2023 di aver scritto 1.100 pagine di The Winds of Winter, il che non sarebbe affatto male, se non fosse lo stesso numero di pagine che aveva scritto un anno prima. Prima di ciò, nel 2022, aveva affermato di essere arrivato a "circa tre quarti del lavoro" e che la versione definitiva del libro sarebbe stata probabilmente di oltre 1.500 pagine, se mai verrà conclusa.