George R.R. Martin sarebbe felice se i fan cessassero di essere idioti tossici

Parole colorite di George R.R. Martin nei confronti di alcuni fan, definiti idioti tossici, e della pericolosità di internet.

L'autore de Il trono di spade George R.R. Martin gradirebbe che i fan cessassero di comportarsi come idioti tossici. Non è facile dover fare i conti con la fama e dopo il successo stellare dei suoi romanzi, Martin ne sa qualcosa.

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La presenza di George R.R. Martin sui social è costante e dopo la popolarità conquistata con l'adattamento delle sue Cronache del ghiaccio e del fuoco, che hanno dato vita alla serie HBO di culto Il trono di spade l'autore ha dichiarato che "internet è tossico in un modo in cui i vecchi fan dei fumetti e della fantascienza non erano."

Lo scrittore rincara la dose aggiungendo: "Internet ha amplificato la cultura delle fanzine a diversi gradi di magnitudine. Puoi comunicare con gli autori su Facebook e Twitter, ma non so se è un miglioramento. Il fandom di internet è tossico in un modo in cui le vecchie fanzine e i fan della fantascienza e dei fumetti non erano. A volte c'erano liti, momenti di disaccordo, ma niente a che vedere con la follia che vedi oggi sul web."

Il Trono di Spade: George R.R. Martin ha due piccole critiche da fare alla serie tv

Per quanto riguarda le critiche piovute sull'ultima stagione de Il trono di spade e sulle scelte fatte dagli sceneggiatori, Martin si schiera dalla parte dei talenti coinvolti nello show senza però commentare direttamente gli episodi che hanno sollevato le critiche del pubblico. George Martin aveva già specificato sul suo blog che il finale de Il trono di spade sarebbe stato diverso da quello dei suoi romanzi: "Concludere i libri nello stesso modo dello show? No. E sì. E No. Sto lavorando a un medium molto diverso di quello di David Benioff e Dan Weiss, non dimenticatelo. Loro hanno sei ore di tempo per chiudere l'ultima stagione. Io credo che i miei ultimi due libri saranno lunghi circa 3000 pagine quando li avrò finiti, e se mi servono più pagine e più capitoli li aggiungerò."

Nonostante le critiche mosse la suo pressante fandom, che contesta l'eccessiva lentezza di Martin e i continui ritardi nella pubblicazione dei due ultimi romanzi delle Cronache, l'autore riconosce il successo straordinario della opera frutto di un'accoglienza incredibile da parte del pubblico: "La scala del successo de Il trono di spade è immensa, la serie ha raggiunto i confini del mondo, è diventata un fenomeno culturale di tale livello e questo è qualcosa che nessuno poteva immaginare, non credo che lo sperimenterò mai più".

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