George R.R. Martin: "5 personaggi che avrei voluto nel Trono di spade"

Lo scrittore ha parlato di quei personaggi della sua saga che avrebbe voluto anche nella serie, e che per esigenze di adattamento non sono stati inseriti.

"I miei libri hanno un migliaio di personaggi, quindi per ragioni pratiche hanno dovuto eliminarne parecchi o fondere le caratteristiche di altri" - ha detto George R.R. Martin nell'introdurre quello che è un piccolo elenco di quei personaggi che sono non sono stati inseriti nella serie televisiva, e che invece avrebbe voluto vedere.
"Belwas il Forte, che era parte del gruppo di Dany" - ha detto detto lo scrittore parlando del grosso guerriero eunuco - "posso capire perché sia stato tagliato, ma devo dire che mi manca". Alcune parti della storia di Belwas sono state poi integrate nella storyline di Daario.

Un altro personaggio che Martin avrebbe voluto nella serie è Jeyne Poole, la migliore amica di Sansa: "E' un personaggio minore nel primo libro, che in seguito scompare e poi - boom - rieccola nel quinto libro, con più spazio." Martin si riferisce al matrimonio tra Jeyne con Ramsay Bolton, che nella serie invece sposa Sansa, una mossa narrativa che ha suscitato non poche controversie tra i fan della saga letteraria.

"E poi ancora i fratelli maggiori di Loras, nella famiglia Tyrell. Non li avevo messi lì per ridere, hanno dei ruoli specifici negli ultimi due libri e non sono presenti nella serie. Sin dall'inizio ho detto che avrei voluto più ore a disposizione, ma gli showrunner lavorano senza sosta."

E infine Martin parla di Lady Stoneheart, la cui assenza è stata particolarmente discussa sul web. Anche se gli showrunner non ne hanno mai parlato, uno dei registi, Alex Graves ha escluso la possibilità che questo personaggio potesse essere inserito nella serie. "Lady Stoneheart - che è lo spirito vendicativo di Catelyn Stark - ha sicuramente un ruolo nei libri. E credo sia interessante, altrimenti non l'avrei inserita. Una delle cose che volevo mostrare con lei è che una morte come quella cambia le cose."

"Ho parlato di Gandalf (ne Il signore degli Anelli) e dell'impatto della sua morte che è stato enorme." - continua Martin rievocando di quando per la prima volta lesse la Compagnia dell'Anello a dodici anni - "Porca miseria, ha ucciso il mago, era quello che sapeva tutto? Come faranno a distruggere l'anello senza di lui? E adesso loro devono crescere perché il loro "papà" è morto. Se può morire Gandalf, possono morire tutti. E qualche capitolo dopo succede lo stesso con Boromir. Due morti che hanno innescato in me questa cosa che "possono morire tutti"

Nel parlare del ritorno di Gandalf dalla morte, Martin aggiunge "Lady Stoneheart non è Catelyn. Lo stesso accade a Beric Dondarrion dopo le sue resurrezioni: c'è una piccola apparizione di Beric nel primo libro e non è lo stesso uomo che rivedremo dopo."