Gabriele Muccino condivide il poster di A casa tutti bene in versione Covid-19

Gabriele Muccino ha condiviso sui suoi account la locandina di A casa tutti bene, in cui il cast indossa la mascherina di protezione dal Coronavirus.

Tra le personalità del mondo del cinema che raccomandano di rimanere in casa per l'emergenza Coronavirus c'è anche Gabriele Muccino che ha condiviso sui suoi account il lavoro di un suo fan: la locandina di A casa tutti bene, uno dei suoi ultimi film, in cui però il cast indossa la mascherina di protezione e con la scritta: "A Marzo a casa". Un'immagine questa che richiama ovviamente la situazione difficile di questi giorni con la popolazione chiusa in casa e che, se esce, lo fa con le dovute cautele per andare a prendere esclusivamente bene di prima necessità.

"Anche questo passerà. #iorestoacasa #vivalitalia #acasatuttibene #netflix". Queste le parole di Gabriele Muccino a corredo della locandina di A casa tutti bene ai tempi del Covid-19, rimarcando con l'hastag Netflix, la piattaforma streaming dove è possibile vedere il suo film stando seduti comodamente sul divano. Solo pochi giorni fa il regista aveva postato un ulteriore commento alla crisi sanitaria di questi giorni rimarcando il suo pessimismo: "Ok, siamo messi male. Esaurisco con la notizia della chiusura della Lombardia e di altre province, ogni ottimismo e speranza in una soluzione rapida della crisi del Coronavirus. Siamo in una situazione chiaramente molto grave e incerta. Vediamo di uscirne seguendo le linee guida che ci vengono date, uniti e disciplinati. Chiedo scusa per aver parlato di psicosi quando evidentemente speravo con tutto il cuore che lo scenario fosse assai meno grave di così. Buon lavoro a tutti coloro che lottano negli ospedali con i malati per salvarli. Una vicinanza assoluta a tutti gli italiani che spero non cerchino di sfuggire alle regole. Ne va del futuro di tutti".

Le scuse sono riferite ad un commento di qualche settimana prima in cui stigmatizzata la chiusura di musei, cinema e luoghi di cultura, quando ancora la situazione sembrava ben diversa e soprattutto meno drammatica di adesso.