Florence and the Machine: ascoltate il brano per il film di Tim Burton

La canzone si intitola Wish That You Were Here e farà parte della colonna sonora di "Miss Peregrine - la casa dei ragazzi speciali" che vedrà nel cast anche Eva Green.

La nuova canzone dei Florence and the Machine farà parte della colonna sonora del prossimo film di Tim Burton, l'atteso Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, che arriverà in sala a fine settembre. La canzone si intitola Wish That You Were Here, è stata scritta in collaborazione con lo stesso Burton ed è già disponibile sugli store digitali dal 26 agosto.

And I never minded being on my own / Then something broke in me and I wanted to go home / To be where you are / But even closer to you, you seem so very far

"Quando si è in tour si vive in una sorta di magica bolla del tempo in cui le giornate sembrano fondersi una nell'altra" - ha spiegato Florence Welch - "E' stupefacente, ma ha un costo: quello di dover lasciare chi ami per un anno o anche due. Ti senti come se potresti cantare una canzone nel vento, e trovare il modo di raggiungere chi ami in un modo che un sms o una chiamata non ti permetterebbero."

Tratto dall'omonimo romanzo di Ransom Riggs, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine vede nel cast Eva Green, Samuel L. Jackson e il giovane Asa Butterfield.

Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, il sedicenne Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?