Nel panorama hollywoodiano sempre affamato di nuove visioni fantascientifiche, un racconto breve può diventare scintilla per un progetto di grande respiro: è il caso di The Earthling, storia firmata da Jonathan Marty che ha innescato una gara tra studi, vinta infine da Sony Pictures con un'offerta a sei cifre, vinta infine dai registi di Final Destination: Bloodlines.
La nuova frontiera sci-fi diretta dai registi di Final Destination
La responsabilità di tradurre The Earthling in immagini spetta a Zach Lipovsky e Adam Stein, coppia creativa che con Final Destination: Bloodlines ha trasformato un'idea apparentemente grottesca - un tosaerba assassino - in un successo da oltre 300 milioni di dollari al botteghino. La loro regia, capace di intrecciare tensione, ritmo e spettacolarità, li ha resi nomi richiesti da Hollywood, oggi impegnati su diversi progetti di rilievo.

Il duo non solo dirigerà, ma sarà anche produttore esecutivo, consolidando un ruolo sempre più centrale nel genere. The Earthling promette quindi un approccio visivo potente, in cui l'elemento di sopravvivenza umana si mescolerà con la dimensione ossessiva e quasi claustrofobica che caratterizza il loro cinema. La scelta di Sony di affidare il progetto a due registi con sensibilità horror non è casuale: la fantascienza contemporanea sembra trovare linfa proprio nell'ibridazione dei generi, dove la paura diventa chiave per esplorare l'ignoto.
La regia tra orrore e fantascienza
Il racconto di Jonathan Marty, definito un ibrido tra The Martian e Edge of Tomorrow, ha catalizzato l'attenzione dell'industria con un concept di sopravvivenza in chiave sci-fi dal forte impatto visivo e narrativo. Attraverso il first-look deal con Sony, il produttore e sceneggiatore Eric Heisserer - già noto per aver adattato Stories of Your Life di Ted Chiang nel film Arrival di Denis Villeneuve - ha introdotto il progetto agli studios, trasformandolo in uno dei titoli più contesi del momento.

A credere nel potenziale della storia è stata anche la società 1201 Films di Scott Glassgold, in collaborazione con Chronology di Heisserer. La produzione vedrà inoltre la partecipazione di Carmen Lewis, rafforzando così una squadra che unisce sensibilità letteraria e ambizione cinematografica.
Il progetto non è isolato: si inserisce infatti in un filone sempre più ricco di short stories vendute alle major, in un mercato che negli ultimi mesi ha registrato operazioni come Drift (Skydance), Ripped con Dwayne Johnson (20th Century), The Caretaker con Sydney Sweeney (Universal) e The Dwelling con Michael B. Jordan (Amazon MGM).