Uscirà in Italia nel corso del 2011, distribuito da P.F.A. Films e da Feltrinelli, Exit Through the Gift Shop, documentario sullo stato dell'arte contemporanea, diretto da Banksy, il misterioso genio della street art. Candidato agli Oscar 2011 come miglior documentario, Exit Through the Gift Shop sarà prima distribuito al cinema e poi in Home Video nella collana Feltrinelli Real Cinema. Presentato nel 2010 al Festival di Berlino e al Sundance Film Festival, il documentario ha ricevuto recensioni estremamente positive e ottenuto molti riconoscimenti dalle associazioni di critici cinematografici statunitensi. E' stato definito un "disaster movie" e rispecchia lo spirito del suo autore: umoristico fino a diventare sarcastico. La storia e, soprattutto, l'incredibile quantità di preziosi materiali filmati, fanno emergere un poco alla volta la posizione militante del celebre street artist inglese sul concetto di arte contemporanea e di democratizzazione della stessa.
Banksy è uno dei maggiori esponenti della street art in circolazione, capace di esporre le sue opere in luoghi di importanza simbolica e di mettere in piedi una mostra frequentata anche da celebrità della società americana. Si sa di lui che è cresciuto a Bristol, Inghilterra, ma la sua vera identità è tenuta nascosta. Nonostante la recente fama mondiale, e le notevoli quotazioni delle sue opere, Banksy continua a rimanere fuori dallo star system e a preferire la sua arte in mezzo alla gente comune. Exit Through the Gift Shop racconta la storia di Thierry Guetta, un immigrato francese a Los Angeles, e la sua ossessione verso la street art. Guetta documenta costantemente su pellicola ogni minuto della sua vita fino all'incontro con suo cugino, l'artista Invader, colui che da tempo riempie le strade più frequentate di Parigi e delle altre capitali europee con dei mosaici raffiguranti le figure squadrate del celebre videogame e con altri rappresentanti della street art: Shepard Fairey, autore del celebre ritratto bicromatico per la campagna elettorale di Obama, e Banksy, la cui voce è camuffata per mantenere l'anonimato. I quesiti che sorgono dopo la visione sono semplici e molteplici: il Thierry Guetta che vediamo, è quello vero oppure no? Thierry Guetta, alias Mr. Brainwash, è un'opera d'arte vivente di Banksy? Il film stesso può essere considerato un'opera d'arte di Banksy? Se sì, la copia masterizzata riprodotta del film può avere un valore di mercato nel mondo dell'arte? Se sì, quanto vale? Al di là delle risposte a queste domande, Exit Through the Gift Shop, sia esso considerato un documentario oppure un mockumentary, riesce comunque a dimostrare ancora una volta la dispersività scardinante e sovversivamente democratica del concetto di arte, e la relatività assoluta con cui il genio si palesa in ciclo produttivo.