Evan Rachel Wood racconta la sua sconvolgente esperienza di violenza e abusi di fronte al Congresso

L'attrice ha testimoniato insieme ad altre vittime per favorire l'approvazione della Legge a favore delle vittime in tutti gli stati americani.

La star di Westworld Evan Rachel Wood si è presentata di fronte al Congresso americano, a Capitol Hill, per fornire una dettagliata testimonianza delle violenze sessuali subite, che includono stupro e torture.

Nel corso di un'udienza per il Sexual Assault Survivors Bill, l'attrice ha rivelato la sua terribile esperienza in una dichiarazione di cinque minuti rilasciata di fronte alla House Judiciary Subcommittee on Crime, Terrorism, Homeland Security and Investigations.

"Pensavo di essere stata l'unico essere umano a sperimentare questo e ho provato senso di colpa e confusione per via del modo in cui ho reagito agli abusi. Ho accettato la mia impotenza, credevo di essermelo meritato in qualche modo" ha dichiarato l'attrice commossa.

Evan Rachel Wood ha descritto nei dettagli la violenza subita e le conseguenze psicologiche, che le hanno provocato stress post-traumatico, dipendenza e depressione.

"Mentre ero legata, venivo colpita e mi venivano rivolti insulti inspiegabili, sentivo che avrei potuto morire. Non solo perché il mio aguzzino mi ha detto 'Ti potrei uccidere in questo momento', ma perché sentivo di aver abbandonato il mio corpo e di essere troppo spaventata per fuggire. In seguito ho lottato con me stessa fino al punto di tentare due volte il suicidio, il che mi ha fatto ricoverare in un ospedale psichiatrico per un breve periodo di tempo. Quel ricovero ha rappresentato una svolta, è stato il momento in cui ho cercato aiuto per superare il mio trauma".

La testimonianza di Evan Rachel Wood si è unita a quella di altre donne che hanno descritto le violenze subite per favorire l'applicazione del Sexual Assault Survivors Bill in tutti e 50 gli stati. Nel 2016 il documento è diventato legge in 9 stati.

"Questo documento è il riconoscimento dei diritti civili di base per le vittime di violenze sessuali e rappresenta un primo passo. E' una rete di sicurezza che potrebbe aiutare a salvare la vita di qualcuno un giorno" ha spiegato l'attrice che nel 2016 aveva raccontato in una lettera a Rolling Stone di essere stata vittima di violenza due volte, "la prima da una persona che per me era importante mentre stavamo insieme, la seconda dal proprietario di un bar. La prima volta ho capito troppo tardi che era violenza anche se a commetterla era stato il mio partner. La seconda volta pensavo che fosse colpa mia e che avrei dovuto combattere, ribellarmi, ma ero spaventata. Questo è successo molti anni fa e oggi so che in nessun caso è stata colpa mia".

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